Recentemente ci sono state diverse notizie e affermazioni nei media turchi e internazionali che una sollevazione può essere provocata nelle carceri turche per fornire al governo il pretesto e l’opportunità di eseguire un massacro programmato contro i detenuti. Noi sappiamo che il governo ha sostituito molte guardie carcerarie con forze speciali di sicurezza e ha anche trasferito armi pesanti in alcune prigioni- armi che fino ad ora non sono mai state utilizzate contro i detenuti. Tali nuove misure e preparativi stanno sollevando domande e preoccupazioni.
A causa della crescente tensioni nelle carceri in tutto il paese, sia i detenuti che i loro familiari sono impauriti ed allarmati. Anche le informazioni che abbiamo ricevuto dagli avvocati e dalle famiglie dei detenuti indicano una grave situazione nelle carceri, dando credibilità alle affermazioni che il governo starebbe programmando di attuare alcune politiche repressive e fatali nelle carceri.
Più recentemente , il 23 novembre, 58 detenuti politici accusati di essere membri o sostenitori del PKK sono stati improvvisamente esiliati dal carcere di alta sicurezza di tipo F verso altre carceri senza nessun avviso o spiegazione. Il nostro co-presidente Selahattin Demirtaş ed il vice Abdullah Zeydanoglu sono tenuti in carcere nelle condizioni di confinamento solitario.
Facciamo appello a tutti gli organismi internazionali e le istituzioni, In primo luogo alla commissione per il Comitato europeo per la prevenzione della tortura,al Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa,come pure le autorità competenti dell’Unione europea e del Parlamento europeo, di osservare, di ricercare meticolosamente, e di agire sulla grave situazione nelle carceri turche.Li esortiamo a comunicare immediatamente con il governo turco e fare in modo che la vita e la sicurezza personale dei detenuti non siano in pericolo.
Hişyar Özsoy
Vice Co-presidente di HDP Responsabile Affari Esteri
Deputato per Bingol
23 Novembre 2016