La portavoce del Congresso delle Donne Libere (KJA), Ayla Akat, che è stata arrestata durante una protesta ad Amed contro l’arresto dei co-sindaci di Amed detenuta nel carcere di tipo F n. 1 Kandıra, ha inviato un messaggio in occasione del 25 Novembre Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
Nel suo messaggio Akat saluta tutte le donne che lottano e dice “Sappiamo bene che la storia delle sorelle Mirabal avviene in diverse parti del mondo e la verità che emerge dal dolore che patiscono è la ragione per la nostra mobilitazione e la ragione per la quale ci ritroviamo insieme e rafforziamo la nostra lotta.”
Akat ha affermato come donne del KJA, non concepiscono il 25 novembre, una giornata di lotta e solidarietà, separatamente dalla realtà della dittatura, dell’incarcerazione di politici e politiche, dalla realtà dei parenti dei prigionieri politici e dalle realtà dello stupro e del femminicidio che vedono i corpi delle donne come uno spazio da occupare, governare, ridurre al silenzio e massacrare.
Akat ha enfatizzato che la lotta non può essere limitata a un solo giorno, settimana o mese e che tutti i giorni saranno il 25 novembre fino a quando la violenza sulle donne non avrà fine. Ha osservato che questa è la ragione per la quale sono prese di mira dal sistema patriarcale.
Infine, la portavoce del KJA, Ayla Akat, ha ricordato le sorelle Mirabal e ha salutato le donne che lottano e agiscono con la conoscenza e la consapevolezza del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
ANF