Amnesty International ha avvertito l’Iran circa la salute delle detenuta curda incarcerata a cui sono state negate cure mediche Zeynab Jalalian, attivista politica 34 enne che lavora per rafforzare la minoranza etnica curda, in particolare le donne, è stata arrestata nel 2008, ha ricevuto un processo iniquo ed è stata condannata solo sulla base di sue “confessioni”.
“ Prima del processo è stata tenuta da sola in una cella per 8 mesi. Durante questo periodo è stata frustata sulla pianta dei piedi, e la sua testa è stata ripetutamente sbattuta contro il muro, provocando fratture al cranio e perdite di sangue.In un rapporto pubblicato a luglio “Salute tenuta in ostaggio: Diniego crudele di cure mediche in carcere” AI ha documentato che in molti casi l’Iran abusa dei detenuti politici in difficoltà e dei detenuti di coscienza. Il rapporto ha affermato che l’Iran nega cure mediche deliberatamente e “intimidisce , punisce o umilia detenuti politici o per ottenere confessioni forzate o dichiarazoni di “pentimento da parte loro”.
Inoltre il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie (WGAD), a giugno ha annunciato una dichiarazione che l’Iran ha arbitrariamente detenuto la prigioniera politica Jalalian.
“Il gruppo di lavoro sollecita il governo iraniano a garantire che la sig.na Jalalian non sia soggetta ad ulteriore tortura o maltrattamento.” afferma ilo comunicato. “Il gruppo di lavoro ha anche sollecitato il governo ad indagare pienamente le circostanze circostanti la sua arbitraria deprivazione della libertà, e ad adottare misure appropriate contro i responsabili della violazione dei suoi diritti” continua il comunicato.
In aprile anche Ahmad Shaheed, relatore della Situazione sui diritti umani nella Repubblica Islamica di Iran ed altri esperti, hanno discusso la violazione dei diritti umani dell’Iran. Jalalian era impegnata nell’attivismo sociale e politico, in particolare assistendo le donne curde fornendo educazione e servizi sociali in Iran e Iraq. In passato aveva visitato una scuola superiore femminile dove aveva rilasciato un intervento sui diritti delle donne.
Il 10 marzo 2008 Jalalian stava viaggiando in autobus da Kermanshah a Sanandaj ed è stata arrestata da quattro funzionari armati dell’intelligence ianiana in un punto di controllo di Ghazanchi nei pressi di Kamyaran.
Karzan Sulaivany