Diritti umani

La Corte Europea dei Diritti Umani scagiona la Turchia nel caso di Ceylan Önkol

La Corte Europea dei Diritti Umani si è espressa a favore dello Stato turco sul caso di Ceylan Önkol che è stato uccisa da un colpo di mortaio sparato da una postazione militare nella campagna di Diyarbakir nel 2009. La Corte Europea dei Diritti Umani ( ECTHR) ha annunciato il suo verdetto nel caso depositato dalla famiglia di Ceylan Önkol. che è stata uccisa all’età di 12 anni da un colpo di mortaio sparato da una postazione militare mentre portava al pascolo le pecore nel villaggio di Şenlik nel distretto di Diyarbakir di Lice il 28 settembre 2009.

La Corte Europea ha stabilito che lo Stato turco non ha violato il diritto alla vita della Önkol,né la sua responsabilità di eseguire un’indagine efficace sull’incidente. La famiglia di Ceylan Önkol e la gli avvocati hanno diritto di presentare appello contro il verdetto entro tre mesi.

La famiglia Önkol ed i loro avvocati si sono rivolti alla Corte Europea dei Diritti Umani l’8 ottobre 2010 e hanno ribadito la loro richiesta nel maggio 2012 dopo che la loro richiesta di una indagine efficace e imparziale è stata respinta e i responsabili non erano stati portati alla luce.

 

ANF

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