Il prigioniero politico Adem Er detenuto nel carcere di Van ha inviato una lettera e ha affermato di essere stato stato costantemente malmenato dalle guardie e che il carcere di Van è diventato un centro per la tortura. La violazione dei diritti e l’oppressione nei confronti dei detenuti politici in carcere in Turchia e in Kurdistan è in aumento. Le carceri gestite dall’AKP si sono trasformate in veri centri di tortura e maltrattamento.
Il prigioniero politico nel carcere di Van Adem Er ha inviato una lettera alla sezione di Vad di IHD ( Associazione dei Diritti Umani) e ha scritto che è stato costantemente picchiato dalla guardie e che il carcere di Van è diventato un vero centro di tortura.
I detenuti politici vengono malmenati
Il detenuto politico Adem Er ha sottolineato che per più di un mese ci sono state perquisizioni nelle celle e ha affermato: ” Le guardie entrano nelle stanze, confiscano tutti i nostri averi e ci pestano. Le guardie entrano nelle celle arbitrariamente e conducono ispezioni. I nostri orologi sono stati confiscati, non ci permettono di avere riviste o giornali. Il carcere di Van è nuovo, coì è molto freddo. Sto chiedendo a tutta la società di porre fine adesso a questa crudeltà.”
Ci hanno picchiato con slogan fascisti
Er ha scritto che il carcere di Van è diventato un vero centro di tortura e ha aggiunto: “Molti arrestati del caso Gulen-Ceemat sono stati inseriti nei blocchi con i prigionieri del PKK. Quest gente ci picchia ogni giorno e imprecano e ci insultano costantemente. Ci siamo rivolti alla direzione del carcere molte volte, ma ogni volta hanno mantenuto il silenzio”.
ÖMER İKE