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Dal Messico si esprime solidarietà con le prigioniere e i prigionieri politici kurdi

Il gruppo di lavoro” No Estamos Todxs” ha emesso un comunicato in appoggio alle prigioniere e ai prigionieri politici kurdi , che stanno attuando uno sciopero della fame nelle carceri turche.Di seguito si trascrive il comunicato:

Dal Chiapas (Messico), territorio che da più di 500 anni è in ribellione, noi, le compagne e i compagni che fanno parte del Gruppo di Lavoro ” No Estamos Todxs” ,che lottiamo al fianco dei prigionieri e prigioniere in resistenza , inviamo un saluto complice e combattivo alle prigioniere e prigionieri politici del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e del Partito di Liberazione delle Donne del Kurdistan ( PAJK) per la loro degna lotta in favore della libertà del loro popolo e per un mondo libero dal capitalismo e dal patriarcato.

Lo scorso mercoledì ( della scorsa settimana) le compagne e i compagni delle sopracitate organizzazioni , rinchiuse/ i in condizioni inumane nelle prigioni dello Stato turco , hanno iniziato uno sciopero della fame per chiedere la libertà immediata del leaderdel PKK Abdullah ” Apo” Ocalan da 18 anni recluso ( in seguito a un complotto internazionale per secuestrarlo)nell’isola di Imrali , in un carcere-fortezza quasi inaccessibile e sottoposto a isolamento e alla costante tortura da parte delle centinaia di militari a guardia soprattutto di questo nostro Compagno.Ugualmente esigono la fine del trattamento discriminatorio, brutale e omicida nelle carceri turche contro i kurdi, per ultimo, attraverso questo sciopero della fame, le centinaia di prigioniere e prigionieri politici denunciano la guerra di sterminio che lo Stato turco ed il suo esercito , con a capo il presidente fascista Recep Tayip Erdogan, stanno portando avanti contro l’autonomia e il ” socialismo dal basso” da più di 40 anni nei confronti delle organizzazioni e del popolo kurdo.

Vogliamo sottolineare che la nostra solidarietà non è solo per lo sforzo ammirevole delle centinaia di prigioniere/i kurdi, ma soprattutto ci sentiamo vicini nella ricerca di una vita libera e comunitaria , rappresentata dal Confederalismo Democratico, espressione più completa del processo di autonomia di questo popolo, impostata e messa in pratica nei territori liberati dalle milizie popolari e ribelli del Kurdistan. Proprio nel cuore della tormenta, dove avviene la violenta frammentazione del Medioriente , fortemente voluta dalle super potenze , che si ostinano ad accaparrarsi risorse e petrolio e dove dittatori e religiosi fanatici ( come quelli dello Stato Islamico e di Al Qaeda) massacrano, distruggono e violentano le donne e i loro figli , le kurde e i kurdi insieme agli altri popoli che aderiscono al sistema assembleare del Confederalismo democratico rappresentano una speranza viva e reale per tutta l’umanità ,per riuscire a costruire e a difendere , nonostante la pessima situazione di guerra , una società con forti tratti anti-patriarcali, anticapitalisti, comunitari e, fondamentalmente, umani

Questa lotta non è solo per il Kurdistan, è una lotta per la libertà di tutte e tutti!!

BERXWEDANE JIYANE11

La resistenza è vita!!

Tutte libere, tutti liberi!!!!

 

Inviato il 23-3-17

 

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