È stato documentato che appartenenti all’AKP distribuivano pacchetti di aiuti in cambio del voto “si” attraverso le moschee a Strasburgo, Francia. Mentre continua il voto all’estero per il referendum del 16 aprile, appartenenti all’AKP portano nei Paesi europei scene ben note in Turchia. È stato documentato che iscritti all’AKP hanno distribuito pacchetti di aiuti perché le persone votassero “si” tramite moschee a Strasburgo, Francia.
La parola “EVET” (“SI”) si vedeva sui pacchetti distribuiti dalla moschea Yunus Emre, proprio accanto al seggio elettorale a Strasburgo. I pacchetti dicono anche “tè nero”.
È stato documentato che iscritti all’AKP prendevano dalle macchine pacchetti contrassegnati “SI” e che prendevano i pacchetti contrassegnati da scatole più grandi senza contrassegni. Sembra che i pacchetti siano stati trasportati in segreto.
Quando le votazioni sono iniziate martedì, si sono visti distribuire i pacchetti “SI” a persone predeterminate dopo che avevano votato.
Un funzionario HDP ha parlato con ANF dello scandalo e ha detto che la questione è stata posta al Console Generale di Strasburgo da rappresentanti del CHP. Il funzionario HDP ha aggiunto che anche loro ieri hanno parlato con il Console Generale.
STRASBOURG – ANF