La maggior parte dei brogli elettorali si è verificata nella regione curda. Kemal Özkiraz dell’Eurasia Public Research Center (AKAM) ha detto che la maggior parte delle schede non timbrate erano nelle città curde e che ci sono stati brogli diffusi.
Kemal Özkiraz dell’Eurasia Public Research Center (AKAM) ha dtto: “La maggior parte delle schede non timbrate erano nel sudest con una popolazione a maggioranza curda.”
Özkiraz ha parlato con il quotidiano online Gazete Duvar e ha dtto: “In un Paese con 1 milione di voti annullati e 2,5 milioni di voti non validati, a che serve fare rilevazioni se non possiamo essere sicuri se le nostre stime sono corrette o se abbiamo sbagliato?”
Özkiraz ha detto quanto segue sulla decisione del Comitato Elettorale Supremo (YSK) di accettare schede e buste non timbrate: “L’informazione che ho ricevuto dai partiti e dagli osservatori del voto è che le schede non timbrate erano tutte con voti per il ‘Sì’. Questo non si può spiegare come ‘coincidenza’.
Lo YSK deve annunciare subito quanti voti non timbrati sono stati accettati. Se questo numero fosse irrilevante rispetto al referendum, lo avrebbero già annunciato e nessuno continuerebbe a fare obiezioni. È ovvio che questi voti hanno influenzato il risultato. Alcune fonti parlano di 2 o 2.5 milioni di voti. Con la percentuale di partecipazione, questo equivale a circa il 6%. Se davvero ci sono così tanti voti non timbrati quando 900mila voti sono stati considerati nulli, allora è chiaro che ci sono davvero dei brogli. Non so quanto sia giusto commentare un voto fraudolento.”
Özkiraz ha detto che le informazioni che hanno raccolto indicano che la maggior parte delle schede non timbrate erano nelle città curde e ha aggiunto: “Lo YSK deve pronunciarsi su questo.”
Kemal Özkiraz ha detto: “Le affermazioni che sono emerse e alcuni video hanno portato l’opposizione a chiedere immediatamente che il voto venisse fermato.”