Sei anni di guerra civile, oltre 300 mila morti e 11 milioni di sfollati. Sono questi i numeri che descrivono quello che sta accadendo in Siria. L’attenzione dell’occidente è focalizzata sugli aspetti che oltrepassano i confini: l’arrivo di rifugiati e il terrorismo islamico. Ma questi fenomeni trovano la loro origine in una crisi sociopolitica, sfociata poi in una situazione di soppressione delle libertà fondamentali e mancato rispetto delle differenze di genere, cultura e religione. Proprio per questa ragione, ora la comunità scientifica internazionale guarda con interesse una forma di autogoverno federale e democratico, nato nel nord del Paese, che avrebbe le carte per garantire un futuro stabile alla regione. Le caratteristiche, le criticità e il potenziale del confederalismo democratico sono al centro di un convegno che si terrà il 21 aprile alle ore 14.30 nella sede di Eurac Research a Bolzano.
La regione dove il confederalismo democratico ha preso forma è la Rojava, un’area abitata in prevalenza da curdi, ma caratterizzata dalla presenza di etnie e gruppi religiosi diversi. Il conflitto ha creato una situazione di vuoto istituzionale che ha permesso la nascita di un autogoverno, anche se non riconosciuto dal regime. Rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, partecipazione democratica, pluralismo etnico, religioso e linguistico/culturale, principio di uguaglianza, separazione tra Stato e religione ed effettiva uguaglianza tra uomo e donna sono i cardini di questa forma autonomista. Gli esperti di minoranze di Eurac Research sono interessati agli sviluppi del confederalismo democratico per capire se possa avere un ruolo positivo nella risoluzione dei conflitti in Siria e in altre regioni mediorientali. Ma quali sono le sue criticità? Come si differenzia da altri meccanismi per la gestione della diversità? Ne parlerà un gruppo di esperti internazionali nel corso del convegno “Il confederalismo democratico: sviluppi e prospettive delle esperienze autonomiste in Rojava/Siria del nord” che si terrà a Bolzano il 21 aprile, nella sede di Eurac Research. I relatori guarderanno all’autonomia dell’Alto Adige ma anche all’Europa, in un’ottica di confronto con il sistema della Rojava. Il futuro di questa forma di autogoverno sarà al centro della tavola rotonda che chiuderà il convegno.
L’iniziativa è organizzata da Eurac Research, dall’Associazione popoli minacciati – Sudtirolo e dall’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI-Onlus). Si svolge con il supporto della Provincia autonoma di Bolzano (Presidenza e relazioni estere, Ufficio Affari di gabinetto, Cooperazione allo sviluppo e relazioni internazionali) nell’ambito del programma della cooperazione ed educazione allo sviluppo e alla mondialità.
L’ingresso al convegno è libero. Ogni relatore interverrà nella propria lingua ed è prevista una traduzione simultanea in italiano, tedesco e inglese.
Bolzano, xx.04.16
EURAC
Contatto: Elena Munari, elena.munari@eurac.edu, Tel. 0471 055 021, 335 8201162