Durante gli ultimi tre giorni più di 10.000 civili sono stati sfollati dalla città di Taqba [ Raqqa sud ovest ]e dai villaggi circostanti. Più l’operazione si intensifica in prossimità della città, più i numeri degli sfollati interni sono in aumento.
Le Forze Democratiche Siriane (SDF) guidate dalle YPG continuano nell’operazione Ira dell’Eufrate apiena forza. I combattenti stanno trasferendo i civili dalle zone occupate da ISIS nelle zone sicure sotto il loro controllo. La Co-presidente del Consiglio Democratico Siriano (MDS) Ilham Ehmed ha chiesto assistenza urgente per i civili sfollati liberati da ISIS, e ha duramente criticato il silenzio della comunità internazionale s queso tema.
Ehmed ha affermato che c’è un grande numero di sfollati interni a seguito dell’Operazione Raqqa, circa 30.000 persone sono attualmente dislocati nella città di Kerama, e anche circa 30.000 nel campo di Ayn Issa. Essa ha osservato che durante gli ultimi 3 giorni più di 10.000 persone sono state sfollate dalla città di Taqba e dai villaggi circostanti, più l’operazione si intensifica vicino alla città e più il numero degli sfollati interni aumenta.
Ehmed ha sottolineato che: ” Mentre l’Operazione Raqqa si stava avvicinando, abbiamo prima discusso di questo tema con molte parti, specificamente con gli Stati Uniti allo scopo di costruire campi e opitare gli sfollati interni, ci aspettavamo che decine di migliaia di civili sarebbero scappati da Raqqa. Anche se ci sono state discussioni e pianificazioni, al momento non ci sono state azioni pratiche “.
Sottolineando che ci sono circa 130 organizzazioni umanitarie e della società civile nella regione protetta dalle Forze Democratiche Siriane, Ehmed ha affermato: “Ognuna di queste organizzazioni è in qualche modo collegata ad un paese straniero, riceve da loro fondi.Ma anche queste organizzazioni non hanno contribuito all’operazione Raqqa “.
Ehmed ha messo in rilievo che questo causa una situazione umanitaria tragica, aggiungendo: ” La Comunità internazionale è sempre preoccupata a riguardo di civili uccisi in un conflitto; qui gli sfollati interni dopo la liberazione vengono lasciati in un deserto, senza cibo, acqua o medicine.Essi si trovano ad affrontare anche la morte. Per mancanza di risorse una teda è stata bruciata da un fuoco che si è sprigionato nel campo per sfollati interni a Ayn Issa, una donna e due bambini hanno perso la loro vita. L’cqua da bere è difficile da trovare, la situazione sanitaria nel campo è criitica. Non ci sono abbastanza tende e coperte per gli sfollati.”
Ehmed ha sottolineato che la coalizione sta partecipando militarmente nella campagna di Raqqa, ma non c’è sostegno umanitario per i civili che fuggono da ISIS. Lei afferma: ” Se stiamo liberando queste persone da ISIS, perchè essi non li sostengono procurando campi temporanei, perchè non forniscono loro tende finchè non liberiamo la città? Questo è parte del gruppo di persone le cui case sono distrutte come risultato della guerra. Questi sfollati internilasciati nel deserto per un lungo periodo mentre hanno perso le loro abitazioni. Se non c’è cibo, se non ci sono campi, che cosa faranno qeste persone fino a quando le loro case saranno ricostruite? Perchè li stiamo liberando da ISIS?
La Co-presidente ha duamante criticato il silenzo della comunità internazionale, della Coalizione e degli Stati Uniti, e ha chiesto ancora una volta assistenza immediata; almeno per comprare coperte, per preparare una situazione dove gli sfollati possano proteggersi quando il tempo è ancora freddo ella zona, di evitare casi in cui gli sfollatim possano preferire di tornare nelle mani di ISISo di altri gruppi terroristici.
“È fondamentale sostenere queste persone per evitare ogni sorta di insoddisfazione.Essi sono stat liberati dal terrore con grande gioia. Ma se la situazione continua così, queste persone, o almeno alcuni, potrebbero tornare dall’altra parte,per cercare ostilità, possono entrare in gruppi terroristici e intraprendere attacchi suicidi da qualche parte in tutto il mondo “.
La Co-presidente del MSD ha sottolineato: “Questa è una richiesta immediata, anche il Consiglio Civile di Raqqa lo aveva chiesto ieri, invitiamo tutti a rivedere seriamente queste richieste e aoffrire immediatamente prorprio sostegno – questo è il nostro appello”.
ANF