La portavoce delle Unita di Protezione delle Donne (YPJ), Nesrin Abdullah,ha affermato che le forze del gruppo si ritireranno dall’operazione per conquistare la roccaforte dello Stato Islamico, Raqqa. se gli Stati Uniti non mostreranno una reazione concreta contro gli attacchi aerei turchi che prendono di mira le forze curde in Siria.
” È inaccettabile nel diritto internazionale. Se gli Stati Uniti, la coalizione o il portavoce del Dipartimento degli Stati Uniti possono dire solo: ” Siamo preoccupati, o siamo scontenti” [ degli attacchi aerei turchi ] allora noi non accetteremo ciò. Se questa è la reazione, non l’accettiamo. Significa che hanno accettato quello che ci hanno fatto”, Abdullah ha riferito a Sputnik news.
La portavoce delle YPJ tutta femminile, che sono parte delle Unità di Protezione del Popolo (YPG), una forza guida delle Forze Democratiche Siriane appoggiate dagli Stati Uniti che hanno circondato Raqqa, prosegue dicendo che gli Stati Uniti diano una risposta concreta esse potrebbero ritirarsi dall’operazione.
“ Fino ad ora siamo stati parte di una lotta comune con la coalizione contro il terrore di ISIS (IS). Siamo ancora coinvolte in questa lotta. [Ma] la nostra gente si aspetta una risposta da noi sul perchè la coalizione non sta mostrando alla Turchia una reazione concreta. Se la coalizione non mostra una reazione concreta allora ritireremo le nostre forze da Raqqa. Essi [la coalizione] hanno necessità di convincere la nostra gente. Noi non siamo un bastone con cui colpire i loro nemici”.
Abdullah ha concluso affermando che la Turchia in qualità di membro della Nato ha effettuato gli attacchi aerei e che la mancanza di una risposta significa che la NATO approva l’attacco.
“Se non viene mostrata una reazione pratica e verbale, rivaluteremo e decideremo cosa fare”.
Fonte: Kom News