ANKARA- Il filo curdo Partito Democratico dei Popoli (HDP) il secondo più grande blocco di opposizione in parlamento guarda avanti per forgiare “nuove alleanze” nel paese in cui il sistema di governo è cambiato lo sorso mese da parlamentare a esecutivo presidenziale attraverso un referendum.
Il portavoce di HDP Osman Baydemir lunedì ha riferito ai giornalisti nella sede principale del partito ad Ankara che è un imperativo per ” tutti coloro che sono contro alla guerra e desiderano libertà , pluralità e uguaglianza” unirsi.
Baydemir ha definito il pacchetto di emendamenti costituzionali approvati da un discusso 51,4 % dei votanti il 16 aprile, che ha dato al presidente President Recep Tayyip Erdogan poteri senza precedenti nella storia della Turchia moderna “un documento illegittimo” e ha promesso di non permetterne la legittimazione. Ha utilizzato ancora un linguaggio conciliatorio e inclusivo per gli elettori del si, che ha affermato essere solo il 45%.
“Quello che possiamo fare da parte nostra è la formazione di un nuovo contratto sociale” ha affermato Baydemir che rappresenta anche la provincia a maggioranza curda di Sanliurfa in parlamento. HDP ha chiesto una coalizione alternativa a base ampia al governo del presidente e del suo Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) giunto la scorsa settimana.
Selahattin Demirtas, il Co-presidente incarcerato di HDP, ha affermato in una lettera inviata dal carcere che c’è il potenziale per costituire “nuove alleanze”.
Demirtas ha anche avvertito contro la polarizzazione della società basata sul campo del “si” contro il “no”, in base alle loro preferenze nel referendum, un processo a cui egli , l’altra Co-presidente di HDP Figen Yuksekdag e altri 11 parlamentari non anno potuto partecipare perchè si trovavano in carcere.
Ava Homa