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Diritti umani

214 corpi sepolti nei cimiteri dei senza nome: I nostri figli non sono figli di nessuno

DİYARBAKIR – I corpi di coloro che hanno perso la vita durante il conflitto sono stati seppelliti nel cimitero dei senza nome dopo che il regolamento è stato cambiato. Le famiglie hanno reagito al cambiamento della procedura e hanno affermato: ” I nostri ragazzi non sono figli di nessuno. C’è tanta gente dietro a loro.”

I corpi di chi ha perso la vita durante il conflitto dal 2005 non vengono dati ai loro familiari oppure attendono all’obitorio per mesi adducendo motivi procedurali. Dopo che il regolamento è stato cambiato e impone che i corpi devono essere identificati in 15 giorni, diversamente i corpi saranno seppelliti nel cimitero dei senza nome. Ma nonostante i familiari hanno identificato i corpi in 15 giorni, le procedure burocratiche sono lente.

Ahmet Derviş nato a Kobane ha perso la sua vita il 20 marzo nel distretto rurale di Lice, e nonostante la famigla abbia identificato il corpo, il governo si è rifiutato di consegnare il corpo alla famiglia. Secondo la famiglia le frontiere sono state a loro chiuse impedendogli di entrare in Turchia per recuperare il corpo.

Secondo le informazioni ricevute, i corpi seppelliti nei cimiteri dei senza nome sono 214

Mardin : 12 corpi

Urfa: 35 corpi

Erzurum : 51 corpi

Malatya: 30 corpi

Antep: 20 corpi

Şırnak: 2 corpi

Van: 7 corpi

Silopi: 37 corpi

 

 

Diha

 

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