Le Hashd al-Shaabî sono state fondate nel 2014 contro la minaccia di ISIS a seguito di un appello del leader sciita Sistani, con sostegno militare dall’Iran e uno status legale in Iraq. Con le recenti operazioni il loro nome è tornato all’ordine del giorno.
Le Unità di Mobilitazione Popolare Hashd al-Shaabî recentemente con l’operazione Shengal sono di nuovo tornate a essere argomento del giorno. Con le loro recenti operazioni al confine tra l’Iraq e il Rojava e l’operazione Mosul, Hashd al-Shaabî è all’ordine del giorno e diverse aree hanno iniziato a fare varie supposizioni e a porsi varie domande sui loro obiettivi. Qui abbiamo raccolto una breve storia dell’organizzazione, il suo passato e futuro, gruppi che ne fanno parte e la sua fondazione.
QUANDO SONO STATE FONDATE LE HASHD AL-SHAABÎ?
Quando ISIS ha conquistato territori in Iraq come Mosul, Anbar, Tiqrit e vari insediamenti sunniti a metà del 2014 con il sostegno di quadri del Partito Baath Party e si sono spostati verso il territorio siriano, l’autorità religiosa sciita in Iraq, Ayatollah Ali Sistani, ha chiamato alla “jihad” per la Shia il 13 giugno 2014.
Il Primo Ministro irakeno dell’epoca, Nuri Al Maliqi, ha sostenuto la chiamata e annunciato che queste persone sarebbero state messe a libro paga. Con un appello di Sistani (noto per le sue strette relazioni con l’Iran), sostegno militare dall’Iran e la dichiarazione di Maliqi che sarebbero stati retribuite, le forze Hashd al-Shaabî hanno iniziato a organizzarsi contro la minaccia di ISIS.
Questa forza è stata organizzata in stile militare e l’Iran si è fatto carico di armi, addestramento e logistica finanziando il gruppo. Il Comandante delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, Kasım Süleymani, era presente durante l’addestramento. Nel corso delle operazioni nella provincia di Anbar in Iraq si è anche messo di persona al comando delle Hashd al-Shaabî.
QUAL È IL LORO STATUS IN IRAQ?
La milizia Hashd al-Shaabî che ha annunciato la sua fondazione ufficiale il 13 giugno 2014 a seguito dell’appello di Sistani ha partecipato a operazioni contro ISIS a Ramadi, Falluja, Tiqrit e Mosul insieme all’esercito irakeno. Durante il periodo delle operazioni per liberare Mosul lanciate il 17 ottobre 2016, il 26 novembre 2016, queste forze hanno ottenuto uno status ufficiale come “forze di difesa ufficiali per l’Iraq” con una legge approvata dal Parlamento irakeno.
Ma prima di questo, il Primo Ministro irakeno Haydar Al Abadî aveva già annunciato che le Hashd al-Shaabî erano un organismo ufficiale alle dirette dipendenze del Primo Ministro tramite un decreto di gabinetto del 7 aprile 2015.
L’ufficializzazione ha limitato la discussione sulle Hashd al-Shaabî e ha dato loro un vantaggio sotto molti aspetti. Ad esempio avrebbero avuto tutti i diritti che hanno i soldati irakeni e avrebbe avuto validità tutta la legislazione relativa alle forze armate irakene e tutte le necessità in termini di armi e munizioni sarebbero state finanziate dal Ministero della Difesa irakeno.
QUANTE PERSONE NE FANNO PARTE E QUANTI GRUPPI CI SONO?
Dopo gli appelli per fondare le Hashd al-Shaabî come una raccolta di vari ordini religiosi, ruppi e clan sciiti, viene riferito che hanno aderito circa 100.000 persone. Successivamente il sostegno militare iraniano e quello finanziario irakeno e il successo delle Hashd al-Shaabî a Ramadi e Tiqrit hanno fatto aumentare il reclutamento.
In particolare con lo status ufficiale e un salario tra i 300 e i 600 dollari al mese, il reclutamento è cresciuto e si dice che il gruppo oggi comprenda tra le 150 e le 200mila unità.
Anche se organizzazioni come le Brigate Bedir, Esaib Ehlulhak, Hezbollah Ketibe, le Brigate Ali Akbar e le Brigate Ensar El Merciyye spiccano tra i gruppi che agiscono sotto l’ombrello delle Hashd al-Shaabî con insegne diverse, ci sono oltre 70 organizzazioni all’interno delle Hashd al-Shaabî.
QUALI ORGANIZZAZIONI AGISCONO NELLE HASHD AL-SHAABÎ?
Viene generalmente riferito che ci sono due branche che hanno il potere nelle Hashd al-Shaabî. Nella prima branca ci sono organizzazioni note per essere vicine all’Iran, Hezbollah e Maliqi; mentre nella seconda ci sono organizzazioni vicine al leader religioso sciita Muqtada As-Sadr e al Primo Ministro irakeno Haydar Al Abadî che sono distanti dall’Iran.
I gruppi pro-Iran sono guidati dalle Brigate Bedir, mentre molte organizzazioni vicine a Sadr sono gruppi della tradizione dell’esercito Mahdi.
Le Brigate Bedir: L’organizzazione più influente e più antica nelle Hashd al-Shaabî sono le Brigate Bedir con stretti legami con l’Iran. L’organizzazione ha combattuto nelle file dell’Iran contro il regime di Saddam Hussein durante la guerra Iran-Iraq (tra il 1981 e il 1988) ed è guidata da Hadi Al Amiri, che ha legami stretti con Kasım Süleymani. Le Brigate Bedir sono guidate da Amiri, che ha forze armate dalla guerra Iran-Iraq. Hanno annunciato che avrebbero deposto le armi per diventare un partito politico nel 2008, ma nel 2014 hanno di nuovo preso le armi. Amiri è stato deputato in Parlamento nel Partito Stato della Legge di Maliqi nelle elezioni del 2010. Le Brigate Bedir sono attive in tutto l’Iraq e si concentrano in particolare negli stati di Diyala, Selahaddin e Kirkuk. Viene riferito che abbiano tra i 20 e i 30mila membri e comprendono turkmeni, curdi, cristiani e altri popoli oltre ad arabi sciiti.
Hezbollah Ketibe: Il gruppo si basa sulla fondazione dei gruppi inizialmente organizzati come “Esercito Mukhtar” durante l’intervento statunitense in Iraq nel 2003 e hanno annunciato che obbediscono all’autorità religiosa iraniana Seyid Alî Xemaneyî. L’organizzazione è attiva in tutto l’Iraq e ha simpatizzanti in particolare tra i turkmeni. Hanno legami con molte altre organizzazioni della traduzione Hezbollah. Si stima che abbiano circa 10.000 membri.
Seyyîdul Shuheda Ketibe: L’organizzazione ha giurato fedeltà a Xamaneyî ed è nota per essere vicina a Hezbollah. Il loro leader è Hecî Ebû Ala. L’organizzazione ha anche una relazione stretta con Maliqi.
Le Brigate Horasan: Questa organizzazione di origine iraniana ha i suoi quadri organizzativi ancora in Iran. Sono attivi intorno a Xurmatû e affermano di avere 3mila membri.
Esaib Ehlul Hak: Questo gruppo si è scisso dall’esercito Mahdi in Iraq, leale al leader sciita Muqtada As Sadr che prende le distanze dall’Iran. Sono attivi a Necef, Karbala e Baghdad. Il leader è Qeys El Xezalî e si stima che ne facciano parte 10mila membri.
Saraya El Selam: Questa organizzazione è nota per la sua stretta relazione con Abadi ed è attiva in varie regioni, comprese Samarra e Necef. L’organizzazione è stata fondata da Muqteda As-Sadr nel 2014 e viene riferito che è composta da 10mila membri.
ALTRI GRUPPI
Ci sono dozzine di gruppi nelle Hashd al-Shaabî, in genere allineato con l’Iran o l’Iraq. Transitività e divergenze sono comuni in queste organizzazioni (ketibe/s), e di seguito se ne elencano alcune delle attuali:
“Brigata Ali Akbar, Brigata Ensar El Merciyye, İmam Ali Ketibe, Fırkatul Ebbas Ketibes, Feylaq El Kerrar, Seraya El Cihad, Seraya Ensal El Aqide, Hareket El Nucebba, Ebû Fadil Ebas Ketibe, Şehit El Aval Ketibe, Seraya El Cihad, Tayyar El Risali Ketibe, Ehrar El Irak Ketibe, Difaa El Mukaddes Ketibe, Ruhallah Ketibe, El Gadab Ketibe, Ensar El Hicce Ketibe, İmam Hüseyin Ketibe, Irak Hizbullah Mücahitleri, İmam El Gaib Ketibe, Feylak El Vaad El Sadık, Kuvvet El Şehid Sadr, Liva Youm El Kaim, Liva Esedulah Galip, Hizbullah El Sayrun, Liva Zülfikar, Liva El Muntadar, Mukavveme İslamiye, Liva İmam El Hasan El Mücteba, Hizbullah El Ebrar, Saraya El Zehra, Hareket El Abdal, Liva Ammar İbni Yasır, Fettah El Mubin Ketibe, Şebab El Risali Ketibe, Liva El Sadıkeyn, Liva İmam El Kaim, Liva El Kaim, Liva El Karya, Seraya Aşura, Brigata Babiliyyun”
DOPO MOSUL
Dato che in Iraq la guerra settaria sta accelerando, l’organizzazione Hashd al-Shaabî sta guadagnando sempre maggiore influenza. Dopo la liberazione di Mosul dall’invasione di ISIS, le Hashd al-Shaabî sembrano voler continuare a essere attive nella regione. La presenza dell’organizzazione ha già causato preoccupazione tra i sunniti. Dopo la liberazione di Mosul, le Hashd al-Shaabî resteranno all’ordine del giorno come l’organizzazione di cui si parla di più.
ANF – FERZAD KAMYARAN