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Seminari Gineologia- Puglia

Gineologia, letteralmente significa scienza delle donne, o meglio conoscenza prodotta dalle donne. Jin è una parola kurda e significa donna; logia che deriva dalla parola greca logos, indica la conoscenza.

“Abbiamo studiato e analizzato la posizione della donna nelle diverse epoche storiche e nei diversi luoghi, per scoprire che la donna cur­da subiva una doppia oppressione, come popolo e come genere. Questo lavoro ha portato a una presa di coscienza delle donne, che si sono sempre più impegnate in tutti i settori della società, fino a acquisire coraggio e fiducia in se stesse e ad assumere un ruolo attivo”.

È stato proprio questo processo di consapevolezza e di conseguente liberazione delle donne a costruire le premesse della radicale tra­sformazione del paradigma politico curdo per la definizione di una società democratica, ecologica ed egualitaria dal punto di vista di gene­re, che ha nel femminismo il proprio fulcro, dando vita al Confederalismo Democratico.

È una rivoluzione che investe tutti gli ambiti della società – in un percorso cominciato negli anni ’90 con la formazione di un partito delle donne e delle unità femminili di difesa del popolo in seno al movimento curdo, soprattutto in Nord Kurdistan – un lavoro paziente e sotterra­neo tra le famiglie, le studentesse, le lavoratrici, per riflettere sul ruolo delle donne e sulla loro oppressione nella società tradizionale curda.

A partire dal motto “La liberazione delle donne è la liberazione della società”, il movimento delle donne ha portato avanti contempo­raneamente sia un percorso di trasformazione concreta della condizione sociale delle donne sia la definizione di un Sapere, di connotazione storico e filosofico, che riguardasse l’intera società.

Nella cornice dell’unità tra teoria e pratica, la Gineologia non si limita, quindi, ad una cosiddetta questione femminile ma attraver­sa tutte le questioni fondamentali dell’umanità, tutte le relazioni ed attività che riguardano il vivente. Non ha lavorato solo per la trasfor­mazione del pensiero delle donne e della società ma ha anche cercato di portare avanti una critica sistemica all’eurocentrismo e alla domi­nazione patriarcale, per oltrepassare i modelli ed i ruoli imposti. Attraverso una produzione di sapere storico non egemonico e neutrale ha cercato di dare risposte a domande centrali tipo: “Chi è la donna? Da dove viene? Dove va? Come ha vissuto fino ad oggi? Come dovrebbe vi­vere? In che tipo di società?”

La Gineologia si propone di creare nuovi concetti oltre quelli dominanti e di portare avanti le sue proposte alternative in ogni sfera del­la vita. In particolar modo si è occupata anche di generare nuovi modelli economici che non siano basati sull’ottenimento del profitto, ma che creino altri valori oltre la produzione di plusvalore, che siano ecologici ed orientati dalle necessità. Emerge così una nuova definizione di lavoro, che include anche quello domestico e riproduttivo.

Allo stesso modo la rimozione della separazione tra la sfera pubblica e privata è tra i più importanti esiti, nel mettere in questione i te­mi dell’amore, della famiglia, delle relazioni, e del matrimonio nella lotta per l’autodeterminazione delle donne.

Ecco perché autorganizzazione e autodeterminazione delle donne diventano fondamentali per gettare le basi per una nuova società. At­traverso una critica urgente e radicale, per mezzo della creazione di nuove istituzioni dal basso, si può cogliere la dimensione dell’esisten­za in tutte le sue espressioni con un posizionamento critico che costruisca una nuova scienza sociale, per comprendere la quale è necessaria una piena trasformazione di noi stesse/i insieme al mondo in cui viviamo. Per riprendere le parole di Gonul Kaya, alla Jineology Conference del 2014 tenutasi in Germania, è importante far sapere che come donne kurde diciamo:

“Il ventunesimo secolo sarà il secolo della rivoluzione delle donne e dei popoli”. Crediamo che la Gineologia, come nuova scienza sociale e Sociologia della libertà, come base delle nostre lotte sociali, giocherà un ruo­lo storico per la costituzione di una mentalità di liberazione, per le strutture etiche e politiche e per una società libera che metta al centro la liberazione delle donne.



 

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