ERBIL- Mentre il parlamento turco sabato ha avviato una sessione straordinaria per estendere il mandato che permette all’esercito di condurre operazioni transfrontaliere in Siria ed in Iraq, il Partito Democratico dei Popoli (HDP) ha denunciato il governo per aver dichiarato apertamente guerra a 40 milioni di curdi. Rivolgendosi alla sessione teletrasmesso dalla TV di Stato, il portavoce di HDP Osman Baydemir ha chiesto perché il diritto all’autodeterminazione garantito ai turchi sarebbe illegale per i curdi.
Il governo del Partito di Giustizia e Sviluppo (AKP) del presidente Recep Tayyip Erdogan ha spostato il disegno di legge inizialmente previsto per essere messo al voto a novembre, solo due giorni prima del referendum della Regione del Kurdistan sull’indipendenza dall’Iraq.
Un incontro del Consiglio di Sicurezza Nazionale venerdì aveva definito il voto come “illegittimo e inaccettabile, mentre minacciava non specificate misure militari ed economiche se non veniva cancellato.
“Le tue politiche anti-curde costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale della Turchia non le aspirazioni curde”, ha dichiarato Baydemir in parlamento per votare il provvedimento, “ha affermato il deputato di HDP spiegando che la ragione per cui le autorità curde hanno assunto questa decisione è stata la violazione dei diritti costituzionali da parte del governo iracheno.Baydemir ha anche invitato il governo di tornare ai precedenti tentativi per cercare di risolvere il conflitto con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) attraverso mezzi pacifici.Ha accusato l’AKP di aver rovesciato nel 2015 il tavolo della pace per interessi elettorali e per il desiderio di interrompere una nascente autonomia a guida curda nel nord della Siria.
La presenza dei campi del PKK nelle aree montagnose della Regione del Kurdistan e le acquisizioni territoriali delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) sostenute dagli Stati Uniti, rappresentano le due principali argomentazioni per incursioni militari oltre confine.
Baydemir ha anche criticato il cambiamento di posizione di Ankara nei confronti della Regione del Kurdistan, ricordando le precedenti osservazioni del primo ministro Binali Yildirim attrevreso le quali affermava che avrebbero fatto accori commerciali e diplomatici direttamente con Erbil e non attraverso Baghdad.
“Noi, come HDP, non vediamo la soluzione ai problemi del Kurdistan meridionale, del Rojava [Kurdistan siriano], del Kurdistan di Turchia e del Rojhilat [Kurdistan iraniano] con l’uso della violenza”, ha aggiunto, ribadendo il sostegno del suo partito al diritto all’autodeterminazione.Ha detto che le politiche attuali non solo hanno alienato gli elettori HDP ma anche i curdi che hanno votato per AKP e altri partiti turchi.
Le accuse di Baydemir che il governo ha collaborato con gruppi islamici in Iraq e Siria hanno creato tensioni verbali con i deputati di AKP. Piangete per la Palestina e il Rohingya, ma quando si tratta dei curdi, non avete consentito la sepoltura di una donna di 80 anni ad Ankara”, ha affermato, riferendosi all’attacco di due settimane fa ad un corteo funebre per la madre della politica curda incarcerata Aysel Tugluk. In risposta, il deputato Bostanci dell’AKP ha dichiarato che stanno combattendo “il terrore” e non il popolo curdo mentre ha attaccato Baydemir per i legami con il PKK.
Ava Homa