Il Deputato di HDP Ertuğrul Kürkçü ha parlato della tortura di sette persone a Muğla con l’accusa che siano “membri del PKK” e ha affermato: “Sospettiamo che le persone perquisite potrebbero essere state assassinate in seguito”.
Un veicolo con una targa di Mersin era stato fermato nelle zone di Ortaca e Seydikemer a Muğla il 4 ottobre e sette persone nel veicolo sono state malridotte, perquisite a nudo, costrette a terra e fotografate. Le fotografie hanno incominciato a circolare sui social media. Poco dopo tutto questo il 5 ottobre sono emerse affermazioni che 5 di queste persone hanno perso la vita negli scontri nella campagna di Köyceğiz e che le persone decedute e poste in detenzione erano “membri del PKK”.
Il deputato di HDP di Izmir Ertuğrul Kürkçü ha presentato una interrogazione scritta in parlamento da sottoporre al Ministro degli Interni a riguardo di questo incidente sul quale nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata.
Potrebbe trattarsi di una esecuzione
Kürkçü ha affermato che le sette persone poste in detenzione il primo giorno erano state sottoposte in modo crudele a perquisizioni e ha aggiunto:
“Sospettiamo che le persone sottoposte a questa perquisizione possano essere state giustiziate poco dopo. Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, i due incidenti non hanno rapporto. Le persone che sono state perquisite ed esposte sono in detenzione. Ma le loro identità non sono state rese pubbliche. Non sono nemmeno note le identità delle persone a Köyceğiz. Questo non sembra sinceramente una questione di sicurezza. Abbiamo seri dubbi sul fatto che le persone detenute a Seydiker siano state effettivamente membri del PKK.
Non pensiamo lo siano. Le persone in detenzione a Köyceğiz sono persone che lavorano lì. Lo vedo completamente come un attacco contro i curdi e un approccio crudele.Credo che queste persone sono curdi che vivono e lavorano nella regione. Questa è una specie di minaccia, una tattica di intimidazione. Un avvertimento per le persone che vivono nella zona.Ma non riesco a capire perché. Perché non altrove? Questo è ciò che non capisco.”