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Kurdistan

Semaforo verde per le attività dei servizi segreti turchi contro curdi in Germania

Due anni con la condizionale – Così recita il verdetto del tribunale regionale anseatico nel processo contro un presunto agente dei servizi segreti turchi che aveva l’incarico di liquidare politici curdi in Germania. Ma dopo che Mehmet Fatih S., che come giornalista cercava contatti con rappresentati come Yüksel Koç, solo a seguito di pressione pubblica è stato arrestato, si è arrivati a una sentenza di due anni con la condizionale. Che l’incarico omicida era già stato giudicato come uno scandalo da parte dei rappresentanti curdi. Ma l’indignazione dopo il verdetto è perfino più grande. Abbiamo chiesto al Co-Presidente del KCDK-E, Yüksel Koç, una presa di posizione sull’esito del processori vogliamo riferire qui di seguito:

„Ci aspettavamo una sentenza del genere. E le nostre aspettative ora sono diventate realtà. La sentenza del tribunale regionale anseatico equivale a un’approvazione della sporca politica dello Stato turco. Sembra quasi che l’indipendenza della giustizia venga sacrificata per gli interessi politici della Repubblica Federale. Anche se sappiamo che il presunto agente viene manovrato e anche se abbiamo messo a disposizione le nostre notizie indizi alle autorità inquirenti, il tribunale non ha nemmeno mostrato interesse di esaminare le prove da noi presentate.

In questo caso di spionaggio non si tratta di una questione personale tra me e l’imputato. L’imputato è stato messo in azione contro di me in quanto Co-Presidente del KCDK-E (Congresso della Società Democratica delle Curde e dei Curdi in Europa). Per questa ragione come istituzioni ci consulteremo su come valutare questa sentenza. Ma sin da ora concordiamo sul fatto che ricorreremo contro questa sentenza chiedendone la revisione.

È universalmente noto che le autorità di sicurezza in Germania criminalizzato istituzioni e politici curdi. Mi è chiaro anche che in questo quadro viene intercettato il mio telefono e la mia attività di rappresentante curdo viene seguita scrupolosamente.  Per questo nessuno ci può raccontare che lo Stato tedesco non ha chiarezza sul fatto che politici curdi come me sono nel mirino dei servizi segreti turchi. La sentenza del tribunale regionale anseatico in questo scenario quindi testimonia del fatto che la Germania ha dato il semaforo verde ad azioni dei servizi segreti turchi in Germania.

Voglio sottolineare anche una volta quanto segue: abbiamo dato tutte le prove dei piani per un attentato dei servizi segreti su suolo tedesco alle autorità di sicurezza tedesche. Dato che a questo non sono seguiti passi concreti, abbiamo alla fine reso pubbliche le informazioni. Senza una pressione pubblica non ci sarebbe nemmeno stato l’arresto dell’accusato. Lo Stato tedesco semplicemente non è interessato a perseguire le manovre dello Stato turco. La sentensa di Amburgo lo ha provato ancora una volta.“

Comunicato stampa, Civaka Azad – Kurdisches Zentrum für Öffentlichkeitsarbeit
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