L’accusa contro 9 politici curdi, che sono stati arrestati a Van, è stato preparato dopo sei mesi. L’accusa ha inquadrato l’ascolto della musica curda e l’indossare il foulard giallo-rosso-verde come crimini. L’11 maggio l’ufficio del Partito Democratico delle Regioni (Demokratik Bölgeler Partisi, DBP) è stato perquisito dalle forze di sicurezza nella provincia di Van. Un totale di 11 persone erano state poste in detenzione durante l’operazione, compresi la Co-presidente della chiusa sezione di Van di TUYAD-DER (Associazione democratica e di solidarietà dei familiari de detenuti)
Aynur Bağış, ed il membro dell’Assemblea delle Donne del Partito Democratico delle Regioni (DBP).
Dopo 12 giorni di detenzione, sei dei detenuti durante l’operazione erano stati rimandati in carcere per presunta ” appartenenza a organizzazione terroristica” e ” aver intrapreso attività in nome dell’organizzazione terroristica.” Tra coloro che erano stati incarcerati erano compresi Aynur Bağış, Miyeser Çelik, Ahmet Aygün, Ramazan Duman and Necmi Varhan. Aynur Bağış e Miyeser Çelik ed erano stati mandati nel carcere chiuso di Tipo T di Van.
L’accusa contro questi politici, che si trovano in carcere da maggio, è stata preparata sei mesi dopo.Poiché l’accusa contro Aynur Bağış non era basata su alcuna prova concreta, alla fine è stata accusata perchè la musica curda che ascoltava era “musica dell’organizzazione”, il PKK in questo caso, ed il suo foulard giallo-rosso-verde come “appartenenza all’organizzazione.” La sua incarcerazione è stata giustificata sulla base di dichiarazioni di testimoni segreti e di registrazioni telefoniche.
Come motivazione dell’arresto di Miyaser Çelik, il suo incontro con alcuni amici in un caffè è stato valutato come “incontro organizzativo”. Il 26 ottobre i nove politici compariranno davanti al giudice.
ANF