Ai compagni/e e agli amici solidali con il popolo kurdo,molti di noi, in occasione delle varie delegazioni in Turchia, hanno conosciuto la compagna Ayse Lerzan Caner, da sempre impegnata nella difesa dei detenuti politici. Abbiamo saputo che, nell’ambito di un’operazione di polizia contro il Fronte rivoluzionario di liberazione popolare (DHKP – C), che ha portato all’arresto di 110 militanti e di 15 avvocati del popolo (compresa la “zia di Gezy Park”, Emine Consever), Lerzan, dopo una settimana in stato di fermo e in sciopero della fame, è comparsa davanti al giudice, arrestata e successivamente incarcerata a Silivri, Istanbul.
Il 25 ottobre, in piena notte, è stata tradotta nel carcere di Balikesir.
Il 3 novembre, c’è stata l’udienza in tribunale ad Istanbul, senza la presenza dell’imputata. Il capo d’imputazione era “propaganda per associazione terrorista” (da 1 a 5 anni), molto meno pesante del precedente di “appartenenza ad associazione terrorista” (da 20 a 30 anni), che l’ha costretta all’obbligo di firma per un anno consecutivo. Ora, pare, si ritrovi alle spalle entrambi i capi d’imputazione, per quanto paradossale possa sembrare la situazione: un modo per stressare i detenuti!
Il nuovo processo a Lerzan è stato rinviato a data da destinarsi. Anche il compagno di Lerzan, Se-Cuba, risulta ancora in stato di fermo.
In questo momento, è importante esprimere solidarietà e vicinanza. E’ importantissimo per i detenuti sapere che fuori ci sono amici che li sostengono. Per chi è in carcere, è fondamentale tutto il movimento di solidarietà, ci si aggrappa al pensiero di chi è fuori e ti aspetta.
Per chi volesse scriverle e mandarle attestati di solidarietà o semplici cartoline, l’indirizzo che ora abbiamo a disposizione è quello del carcere di Balikesir:
Ayse Lerzan Caner
Carcere di Balikesir Merkez
No 52/5 Sutluce Mahallesi Somma TURKEY