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Iraq

Le Nazioni Unite chiedono all’Iraq di portare gli autori dei crimini a  Khurmatu davanti alla giustizia

Le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione sulla situazione nella città multietnica di Tuz Khurmatu (Khurmatu) nella provincia meridionale di Kirkuk, chiedendo alle autorità irachene di portare gli autori davanti alla giustizia.

“Siamo seriamente preoccupati sulla situazione nella città di Tuz Khurmatu, nel governatorato di Salah al-Din in Iraq,dove il 9 e il 12 dicembre secondo quanto riferito, le zone residenziali sono state bombardate provocando vittime tra i civili, lo ha affermato a Ginevra la portavoce dell’Alto Commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite Liz Throssell.

A seguito degli attacchi del 16 ottobre e la ripresa in consegna della provincia di Kirkuk e di altre zone contese da parte dell’esercito ircheno e delle milizie sciite appoggiate dall’iran, oltre 180.000 persone sono state sfollate verso le città curde, temendo ripercussioni e ad oggi molti non sono tornati.

I funzionari dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno visitato la zona il 7 dicembre e anche il 14 dicembre per indagare sui rapporti sull’incendio di abitazioni ed il saccheggio di attività economiche. Hanno parlato con i residenti di Tuz Khurmatu a Kirkuk ed Erbil che sono fuggiti dalle violenze e hanno anche visto essi stessi a Tuz Khurmatu 150 locali che sono stati bruciati o danneggiati, ha affermato Liz Throssell.

Questo segue i rapporti che, in data 16 e 17 ottobre, un numero simile di case sono state saccheggiate e bruciate dai turcomanni, e che fino a 11 case come riferito ad appartenenti a famiglie curde e funzionari sono state distrutte in città dagli esplosivi.”

Funzionari curdi nella zona hanno affermato che migliaia di case, negozi, edifici e proprietà sono state saccheggiate, bruciate e distrutte dall’attacco del 16 ottobre. ll primo ministro della Regione del Kurdistan Nechrivan Barzani, ha ripetutamente avvisato che le Nazioni Unite non hanno preso seriamente la situazione a Khurmatu e ha sollecitato l’avvio di indagini.

La portavoce delle Nazioni Unite ha anche affermato che l’esercito iracheno e le milizie sciite, che controllano la sicurezza a Khurmatu, non riflettono necessariamente la diversa composizione della città- curdi, turcomanni e arabi. “C”è un serio rischio, date le linee di frattura etniche e religiose della zona, che la violenza potrebbe diffondersi e aggravarsi “.

Sollecitiamo la fine di tutte le azioni che minacciani i diritti fondamentali dela popolazione di Tuz Khurmatu. Chiediamo anche alle autorità irachene di garantire che i civili vengano protetti, e coloro che sono responsabili di abusi dei diritti umani vengano portati davanti alla giustizia” ha concluso Liz Throssell.

 

Sangar Ali

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