L’Obiettore di coscienza Vasillis Yaylalı è entrato in sciopero della fame per una settimana nel settimo anniversario del massacro di Roboski. L’Attivista per i diritti e obiettore di coscienza Vasillis Yaylalı,che si era stabilito nel villaggio di Roboski per agire in solidarietà con le famiglie dei 34 cittadini che avevano perso la vita nel massacro di Roboski, è entrato in sciopero della fame per una settimana nel carcere di Elazığ nel settimo anniversario del massacro di Roboski.
Arrestato il 22 aprile 2017 con l’accusa di “insulti al presidente”, di “incoraggiare la popolazione la popolazione a non rispettare la legge” e di ” fare propaganda per organizzazone illegale” ha inviato una lettera al suo avvocato e al Co-presidente dell’Associazione dell’obiezione di coscienza Gökhan Soysal affermando che entrerà in sciopero della fame dal 21 dicembre al 28 che è l’anniversario del massacro di Roboski.
Conosciamo la nostra realtà molto bene
Nella sua lettera Yaylalı brevemente ha affermato:
Quelli che sono riusciti a portare a termine un rimedio giudiziario interno senza aver rimosso neppure un solo sergente, stanno cercando di liberarsi della lotta che portiamo avanti per Roboski. Hanno il potere, non si può negarlo. Possono metterci nelle prigioni ma non cambieranno la nostra realtà.
Mancano solo pochi giorni all’anniversario del massacro di Roboski. Non accetteremo questa ingiustizia, nemmeno se passeranno 60 anni prima che la giustizia sia assicurata per Roboski, i nostri cari riposino in pace nelle loro tombe, le madri di Roboski smettano di piangere …
İstanbul – BIA News Desk