Con l’esempio di Sakine.. Militante curda ribelle e intransigente, “la rivoluzionaria dai capelli rossi”, ha partecipato alla fondazione del PKK ed è stata attiva per più di 30 anni nel movimento di liberazione.Dopo aver passato 12 anni in carcere è stata comandante guerrigliera, promotrice del protagonismo delle donne e della parità di genere, maestra nei campi profughi, formatrice nelle accademie politiche e rappresentante del movimento kurdo in Europa. Ha raccontato la sua vita nelle pagine del libro “Tutta la mia vita è stata una lotta”, di cui è stato appena pubblicato il terzo e ultimo volume.
Nel 2013 è stata assassinata a Parigi da un agente dei servizi segreti turchi. Il suo coraggio e la sua resistenza alla repressione e alle torture l’hanno resa una leggenda, ancora oggi d’esempio per molte e molti compagni dentro e fuori le carceri.
Contro la dittatura fascista di Erdogan, sosteniamo la resistenza in Turchia e la rivoluzione nel Rojava! Per la rimozione del PKK dalle liste antiterrorismo e la liberazione di Ocalan e di tutti i prigionieri politici!
Verso la manifestazione internazionale del 17 febbraio a Roma