Il conflitto interno in corso in Siria da sette anni che si è trasformato in una guerra internazionale che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone e ha creato milioni di profughi, si stava quasi avvicinando alla fine. Il governo turco sotto la guida di Recep Tayyip Erdogan, insieme ad Al Qaeda (Heyet Tahrir El Şam), ISIS e altri gruppi salafiti ora sta preparando un’operazione militare per attaccare Afrin, la città e il cantone della zona curda nel nord della Siria. Questo significherebbe un nuovo sanguinoso conflitto che trascinerebbe la regione in una nuova catastrofe, infliggendo fame, uccidendo altri bambini, causando l’espulsione della popolazione locale e un’altra crisi umanitaria. In base alla legalità internazionale questa azione viene definite come una “operazione per l’invasione”.
Nel 2017, Raqqa, la capitale del cosiddetto Stato Islamico (ISIS) è stata liberate da una coalizione internazionale che includeva le FSD (costituite da forze curde e arabe). Questo è stato l’inizio della fine di ISIS. Questa nuova situazione di mettere fina a un’orrenda Guerra che infuriava in Siria, alla fine ha portato a un dialogo politico per una possibile soluzione per la pace nella regione. Qualsiasi attacco militare turco contro la città curda di Afrin sarà solo l’inizio di un altro sanguinoso conflitto.
Le zone più sicure e stabili della Siria sono quelle regioni che ora sono sotto l’amministrazione dei curdi e dei loro alleati. Uno di questi cantoni è Afrin. Afrin è diventato un rifugio sicuro fin dall’inizio di questa guerra, liberato da qualsiasi guerra e conflitto.
Né il cantone di Afrin né le altre regioni curde nel nord della Sira hanno mai attaccato o minacciato di attaccare la Turchia. Di fatto la Turchia negli ultimi anni ha costantemente minacciato e attaccato più volte villaggi e località. La definizione giuridica delle azioni della Turchia in base alla legalità internazionale è definita “attaccare un Paese sovrano”, invasione del suo territorio e assolto non provocato contro la sua popolazione civile. Questo atto è un esempio della lunga inimicizia nei confronti della comunità curda.
Il nostro appello e le nostre richieste alla comunità internazionale:
- Afrin è stata una delle regioni più stabili e sicure della Siria negli ultimi cinque anni. In tale contesto, la città ha accolto un numero di sfollati interni pari alla propria popolazione originale. Le Nazioni Unite e la Coalizione Internazionale devono assicurare il permanere della stabilità e della sicurezza di Afrin. Afrin deve essere protetta da attacchi esterni.
- Afrin non è una minaccia per la Turchia e non ha attaccato nessuno. Lo stato turco sta attaccando Afrin perché esso è contrario ai curdi e ai progressi che hanno ottenuto. Questa realtà non deve essere trascurata e gli attacchi dello stato turco devono essere impediti.
- La Russia, che è responsabile dello spazio aereo di Afrin, non deve essere una spettatrice di fronte agli attacchi della Turchia e deve impedire qualunque simile dimostrazione di aggressività.
- Gli attacchi dello stato turco contro Afrin, il Rojava e l’intera Siria del Nord sono un vantaggio per l’ISIS e altri gruppi Salafiti. La Coalizione Internazionale contro l’ISIS deve prendere delle precauzioni in merito e deve impedire gli attacchi dell’esercito turco.
- Lo stato turco in Siria è una forza d’occupazione. La comunità internazionale non deve essere una spettatrice di fronte a questa situazione e bisogna fare in modo che l’esercito turco abbandoni il territorio siriano.
Ufficio di Informazone del Kurdistan in Italia