La Turchia è prima sulla lista della Corte Europea dei Diritti Umani dei Paesi che violano i diritti umani secondo i dati forniti dal Presidente della Corte Guido Raimondi. Secondo un rapporto pubblicato dalla CEDU per il 2017, la massima corte per i diritti umani ha stabilito che la Turchia ha violato di diritti umani in 2988 casi e guida i Paesi con il maggior numero di violazioni dei diritti umani tra i Paesi europei.
“Gli anni avevano visto una significativa riduzione dei casi dalla Turchia, sostanzialmente come risultato dell’esistenza di un appello diretto alla Corte Costituzionale, un rimedio che avevamo considerato efficace. Dallo tragico tentativo di golpe dello scorso luglio, la Turchia è di nuovo tornata ai primi posti, con aumento molto significativo del numero di casi” afferma il rapporto sul 2017.
Parlando durante una conferenza stampa organizzata per presentare il rapporto della CEDU per il 2017, Raimondi ha detto che la Turchia è prima per violazioni dei diritti umani tra i 47 Paesi firmatari della Convenzione Europea sui Diritti Umani.
Raimondi non ha fatto commenti sulla situazione del leader curdo Abdullah Ocalan e sull’attacco della Turchia contro Afrin. Oltre 7,518 nuovi casi sono stati aperti contro la Turchia nel 2017 e altri 30 mila appelli ci sono stati dal tentativo di golpe militare del 15 luglio 2016. Raimondi ha detto che circa 27 mila di questi appelli sono stati respinti perché i processi in Turchia nel momento della presentazione dell’appello non erano conclusi.
La CEDU ha riferito di un aumento dei casi in Turchia nel 2017 pari al 275 percento.
I casi contro la Turchia costituiscono il 13.3 percento del totale dei casi alla CEDU. La Turchia segue Romania e Russia nella lista dei Paesi con il maggior numero di casi.
ANF