Dichiarazione del Partito dell’Unità Democratica (PYD) sugli attacchi a Afrin: Ieri, 1 febbraio 2018, il Consiglio del PYD davanti alla sede del partito nella città di Qamişlo ha fatto una dichiarazione sugli attacchi dello Stato turco contro il cantone di Afrin in Siria del nord. Di seguito pubblichiamo l’appello alla Comunità Internazionale letto dal portavoce del PYD Ciwan Mistefa:
“Da circa due settimane è in corso la resistenza epocale. Le YPG, YPJ e FSD oppongono resistenza insieme alla società. L’esercito di occupazione turco e i 25.000 terroristi di Al-Qaeda-, Al-Nusra- e IS attaccano civili e usano la più moderna tecnologia militare, Napalm e bombe a grappolo, il cui uso è vietato.
Gli occupanti attaccano in modo mirato moschee, chiese, centri sanitari, scuole e infrastruttura. Finora diversi civili, tra cui in prevalenza bambini e donne, sono caduti o sono stati feriti. Inoltre la maggior parte delle vittime sono profughi che sono arrivati a Afrin da altre parti della Siria. L’esercito turco vuole impedire in modo mirato ai civili di venire a Afrin. Inoltre vuole rivitalizzare IS nella regione e fare una pulizia etnica. Lo Stato turco e IS agiscono con le stesse intenzioni e usano gli stessi metodi. IS ha distrutto Palmira, gli occupanti turchi distruggono luoghi storici come Huri, Seman e Ayn-Dara.
Il Consiglio Direttivo dello PYD saluta la „Resistenza epocale“ a Afrin. Noi commemoriamo i nostri caduti come Avesta Xabur che per la sua terra ha accettato la morte. Condanniamo il silenzio della Comunità Internazionale rispetto alla barbarie dell’esercito turco e dei terroristi suoi alleati. Il perdurante silenzio della Comunità Internazionale equivale al consenso ai massacri. Altrimenti le uccisioni senza scrupoli da parte dell’esercito turco non sarebbero pensabili.
Chiediamo a tutti i partiti e tutte le forze in Kurdistan, Siria e nel mondo di sostenere la resistenza di Afrin. La resistenza di Afrin è la resistenza di tutti popoli del Kurdistan e della Siria. La soluzione democratica attraverso una federazione democratica fa sobbalzare le forze fasciste come lo Stato turco. Ma ora è tempo della trasformazione democratica nella quale vinceranno tutte le aree democratiche. Noi invitiamo tutte e tutti a sostenere la resistenza di Afrin e di essere all’altezza delle nostre cadute e dei nostri cacuti. La vittoria sarà della resistenza epocale di Afrin.“