Dal 20 gennaio con la complicità della comunità internazionale, il secondo esercito della NATO, l’esercito turco, ha dichiarato guerra al popolo di Afrin. In questi giorni gli uomini e le donne dello YPG/YPJ stanno resistendo con lo stesso eroismo e la stessa determinazione mostrati nel 2014 a Kobane, quando gli occhi del mondo erano rivolti verso la loro battaglia contro l’Isis.
Eppure, l’attacco che oggi muove contro di loro il governo turco è motivato dagli stessi intenti che già l’avevano portato ad armare l’Isis: la distruzione del progetto politico di convivenza pacifica e solidale tra i popoli della Siria promosso dai Kurdi e l’imposizione nella regione del fascismo islamista che Erdogan sta già imponendo in Turchia.
L’attacco al popolo di Afrin, portato avanti per mezzo di bombardamenti indiscriminati sui villaggi e le città, ha già causato decine di vittime civili, straziate da armi fornite dagli stati europei (carri armati tedeschi, elicotteri italiani) e armi proibite dalle convenzioni internazionali (napalm). La sproporzione delle forze in campo è enorme, la solidarietà internazionale è determinante.
ASSEMBLEA DIBATTITO A SOSTEGNO DELLA RESISTENZA DI AFRIN
DA KOBANE AD AFRIN I KURDI LOTTANO PER L’UMANITA’, NON POSSIAMO LASCIARLI SOLI.
6 febbraio ore 18 -Il Crogiuolo – Fucina Teatro, La Vetreria -via Italia Cagliari
Rete Kurdistan Sardegna