Il 5 febbraio il presidente turco Erdogan sarà a Roma per un incontro ufficiale con Papa Francesco e verrà accolto anche dal presidente Mattarella e dal premier Gentiloni, a suggello delle relazioni commerciali e militari che legano l’Italia alla Turchia.
Dal 20 gennaio l’esercito di Erdogan ha lanciato una nuova operazione militare contro la zona di Afrin, enclave curda appartenente all’esperienza rivoluzionaria del confederalismo democratico nella Siria del Nord, fondata su democrazia diretta, liberazione delle donne, convivenza tra i popoli, ecologia, autogoverno e autogestione dei territori.
L’aggressione turca contro Afrin, condotta con mezzi e armamenti di provenienza europea e italiana, ha colpito indiscriminatamente sia le/ combattenti protagoniste/i della guerra contro l’ISIS sia decine di civili (curdi, arabi, yezidi, cristiani), tra cui intere famiglie siriane in fuga dalla guerra. Nel silenzio internazionale, Erdogan ha fatto bombardare ospedali, campi profughi, abitazioni e siti archeologici, con l’obiettivo di annientare la libertà di autodeterminazione dei popoli, sprigionata dalla rivoluzione curda.
Scendiamo in piazza anche a Cosenza per affermare che Erdogan non è il benvenuto e per denunciare il suo operato criminale e le responsabilità internazionali. Sosteniamo la rivoluzione del Rojava e la resistenza di Afrin.
Lunedì 5 febbraio ore 11 – @ Città dei Ragazzi
via Panebianco (trav. Madre Elena Aiello), 87100 Cosenza
Centro sociale Rialto -Aula P2 Occupata- Spa Arrow- Progetto Azadi