Il 20 gennaio la Turchia con l’offensiva militare denominata “Ramoscello d’Ulivo”, ha violato la sovranità territoriale siriana, attaccando senza alcuna motivazione e giustificazione il cantone curdo di Afrin nel nord ovest della Siria. Gli attacchi di terra e i raid aerei, hanno già causato decine di vittime anche tra la popolazione civile, non risparmiando neppure il campo profughi di Rubar (oltre 20.000 rifugiati provenienti dal resto della Siria).
L’aggressione militare della Turchia rappresenta un vero e proprio crimine contro l’umanità, mettendo a rischio l’incolumità e la sicurezza di decine di migliaia di civili e di rifugiati, e si sta compiendo nel silenzio della Comunità Internazionale.