Selahattin Demirtaş ha continuato la sua difesa nel secondo giorno del processo e, sottolineando che l’operazione del 4 novembre è stata coordinata da volontà politica, ha detto: “Gli intermediari sono i primi a essere trasformati in capri espiatori nel processo di soluzione.” La seconda udienza nel caso del Co-Presidente del Partito Democratico dei Popoli (HDP) nel mandato precedente, Selahattin Demirtaş, continua nel suo secondo giorno. Oltre 50 avvocati stanno partecipando all’udienza mentre il Co-Presidente dell’HDP Sezai Temelli sta monitorando il caso. L’udienza si tiene nell’aula all’interno del Campus del carcere di Sincan e Demirtaş ha criticato il limite imposto per osservatori e stampa, affermando che il caso viene nascosto all’opinione pubblica.
Vorrei che l’udienza fosse trasmessa in diretta
Demirtaş ha detto: “Il caso è stato preparato attraverso i media. Se confidano tanto nei media, vorrei che l’udienza fosse trasmessa in diretta. Quando è il momento di mettermi sotto accusa, tutto è estremamente pubblico, e quando si arriva all’udienza vengono messe in atto tante precauzioni. Questo è un processo che si cerca di sottrarre alla popolazione e al pubblico. Il governo sta cercando di nascondere l’udienza al pubblico.”
500.000 persone seguirebbero se potessero
Mentre Demirtaş ha continuato le sue critiche rispetto all’udienza, il Presidente della Corte ha detto, “Chiunque voglia guardare lo può fare,” al ché Demirtaş ha risposto: “Se ognuno che vuole guardare lo potesse fare, ci sarebbero 500.000 persone a guardare.” Il Presidente della Corte ha detto che fanno entrare tutti e Demirtaş ha replicato: “Non tutti quelli che vogliono possono essere qu. Anche se lo facessero, alla fine ci sono 50 posti.”
ANF