La Commissione UE fa un bilancio positivo della sua politica di chiusura contro i profughi. La Turchia riceve altri tre miliardi di Euro- Dato che l’accordo sui profughi stipulato due anni fa dall’Unione Europea (UE) con »continua a dare risultati«, la Turchia riceverà altri tre miliardi di Euro di aiuti finanziari, ha annunciato la Commissione Europea mercoledì nell’ambito di un bilancio della sua politica sui profughi . Con l’accordo sui profughi nel marzo 2016 era stato concordato che la Turchia avrebbe chiuso i confini alle persone in cerca di protezione e ripreso profughi giunti illegalmente sulle isole greche. In cambio Ankara dopo la stipula dell’accordo aveva già in tasca una prima tranche di tre miliardi per l’assistenza ai profughi siriani nel proprio Paese.
In Turchia, la quale con il suo sostegno a gruppi combattenti jihadisti ha una rilevante responsabilità per la guerra in Siria, dal 2011 hanno cercato rifugio circa 3,5 milioni di profughi siriani. Tutta via, secondo quanto ha risposto il governo federale a un’interrogazione del gruppo parlamentare della Linke, solo una frazione di questi profughi ottiene assistenza statale. La maggioranza trova accoglienza presso amministrazioni comunali o famiglie o vive in degli slum. Come lavoratori a basso costo servono il mercato del lavoro informale, del quale approfittano ampiamente produttori tessili europei e statunitensi. Anche circa 400.000 profughi bambini in età scolastica vengono costretti a lavorare. Molti turchi ormai hanno un atteggiamento di rifiuto nei confronti dei profughi. Negli abusi e in scontri violenti nello scorso anno secondo un rapporto dello »International Crisis Group« hanno perso la vita 35 persone, tra cui 24 siriani.
Il governo dell’AKP del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan usa l’insediamento co-finanziato dall’UE per di profughi di guerra arabo-sunniti nelle regioni con popolazione curda o alevita per la modifica mirata delle strutture demografiche. Negli ultimi giorni, secondo un rapporto dell’agenzia stampa curda Firat inoltre centinaia di profughi sono stati portati dall’esercito turco dalla città di Van nell’Anatolia orientale con degli autobus nel cantone di Afrin nel nord della Siria sotto attacco da parte dell’esercito turco, per essere insediati in villaggi dai quali sono stati espulsi i curdi.
Il Commissario Europeo per le Migrazioni Dimitris Avramopoulos mercoledì ha fatto un bilancio positivo della politica di chiusura dell’UE nei confronti dei profughi. Il numero delle persone che arrivate illegalmente in Europa attraverso la rotta del Mediterraneo orientale, oggi inferiore del 97 percento rispetto a quello del periodo precedente all’accordo UE-Turchia. Il numero di ingressi illegali nell’UE nel 2017 con un numero pari a 205.000 era di un terzo inferiore a quello del 2014. Le prime richieste di asilo nell’UE nel 2017 con il numero di 649.855 si sono dimezzate rispetto all’anno precedente. (…).
di Ulla Jelpke
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