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Rassegna Stampa

Fuga di massa da Afrin

Decine di migliaia di persone hanno bisogno di aiuto. Le YPG conducono la lotta di guerriglia. Dopo l’ingresso di truppe turche e milizie islamiste alleate a Afrin, abitata in maggioranza da curdi nel nordovest della Siria, volontari raccontano di una situazione umanitaria drammatica. Negli ultimi giorni a migliaia sono fuggiti da Afrin »disperati e presi dal panico«, ha comunicato il direttore regionale del Comitato Internazionale della Croce Rossa (IKRK), Robert Mardini, martedì via Twitter. Non hanno alloggi né cibo, acqua e cure mediche.

Secondo quanto riferito dall’ente per gli aiuti ai bambini delle Nazioni Unite UNICEF 100.000 persone di Afrin hanno urgente bisogno di aiuto, metà di loro sono bambini. Lo IKRK martedì ha comunicato che un convoglio di aiuti ha raggiunto la localitàd i Tel Rifat sotto controllo curdo. L’, secondo quanto riferito dall’ONU, hanno trovato rifugio almeno 75.000 persone sfollate da Afrin.

La maggior parte sono donne, bambini e persone anziane, ha fatto sapere l’OCHA, ufficio per gli aiuti di emergenza dell’ONU. Ci sarebbero rapporti particolarmente preoccupanti su minacce di violenza, arresti arbitrari di civili e saccheggi. L’ente dell’ONU per gli aiuti ai profughi UNHCR ha dichiarato che persone interessate hanno riferito di aver camminato per molte ore in montagna durante la fuga. Scuole e moschee sarebbero completamente piene di profughi.

Come ha riferito martedì l’agenzia stampa ANF, le Unità di Difesa del Popolo curde YPG dopo la caduta di Afrin sono passate alla lotta di guerriglia. È stato affermato che almeno 74 soldati dell’esercito occupante sarebbero state uccise nelle ultime 24 ore. Nella città di Afrin sarebbero stati uccisi 25 jihdadisti dai combattenti della resistenza mentre saccheggiavano le case delle persone fuggite.

Il Ministro degli Esteri Mevlüt Cavusoglu ha escluso una partecipazione di soldati del suo Paese nei saccheggi a Afrin e di non attribuire comportamenti simili nemmeno all’ »Esercito Siriano Libero« (ESL). »Se da lì dovesse arrivare una lamentela o una richiesta, la esamineremo in modo scrupolo, siamo sensibili per quanto riguarda questo aspetto«, ha detto. (dpa/ANF/jW)

 

https://www.jungewelt.de/artikel/329419.massenflucht-aus-afrin.html

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