Anche Livorno deve far sentire la propria voce per fermare questo disastro umanitario”: queste le parole dell’assessore alla Cooperazione e alla Pace Andrea Morini nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamani a Palazzo Comunale alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus, Erdal Karabey della Comunità Curda della Toscana, ai consiglieri Galigani e Esposito per il gruppo M5S, di Pecoretti e Grillotti per Livorno Libera oltre a Maltinti per il Partito Democratico.
“I consiglieri Bruciati (Buongiorno Livorno), Cepparello e Raspanti (Futuro) hanno fatto pervenire una nota scritta di sostegno per ogni iniziativa del Consigli Comunale e cittadina a sostegno delle popolazioni della Rojava.” La Siria, a partire dal 2011, è stata teatro di una sanguinosa guerra civile. I morti si contano a decine di migliaia – si stima che dall’inizio del conflitto siano oltre 500.000 i morti, di cui circa un terzo civili – mentre sono 150 mila i civili in fuga da Afrin, il distretto curdo nel nordovest del Paese obiettivo di un’offensiva delle forze armate di Ankara e dei ribelli siriani alleati, conquistata ieri, domenica 18 marzo, dall’esercito turco.
L’aggressione dell’esercito turco (secondo per numero nell’ambito NATO) nei territori del cantone siriano della Rojava viola i basilari principi del diritto internazionale, con le terribili immagini che circolano in rete sulle tante vittime civili, soprattutto bambini, donne e anziani, hanno portato, ha aggiunto Morini “tutte le forze presenti in Consiglio Comunale a condannare fermamente questo massacro e appellarsi alla diplomazia perché faccia sentire finalmente la propria voce.”
“Quando in questo mandato il Comune di Livorno ha voluto ricordare il genocidio armeno (avvenuto nel 1915/1916) il Presidente del Consiglio Comunale ha ricevuto le irritate rimostranze della Turchia attraverso l’ambasciata turca in Italia prima e addirittura lo stesso Erdogan poi.”
“Questa la reazione turca per il tentativo di questo Comune per ripristinare la verità storica circa fatti avvenuti oltre un secolo fa” ha detto Esposito “figuriamoci oggi che parliamo di una tragedia sotto gli occhi di tutti”.
Per chi volesse far contribuire sul sito di Mezzaluna Kurdistan sono presenti due campagne crowdfunding per la realizzazione di un ospedale nella Rojava e una lanciata per Afrin.
Nei prossimi giorni verrà affisso uno striscione di solidarietà alle popolazioni colpite sulla facciata di Palazzo Comunale.