Sabato 24 marzo è la giornata mondiale di mobilitazione per Afrin contro l’invasione della Turchia, come Csa Intifada/Comunità in Resistenza e Cobas Empoli-Valdelsa saremo in piazza ad Empoli, per Afrin al fianco della resistenza curda, per difendere la rivoluzione delle donne, per il Confederalismo democratico e l’esperienza del Rojava.
Aderiamo all’appello internazionale lanciato dalle compagne e dai compagni curdi per scendere nelle piazze di tutto il mondo in solidarietà ad Afrin contro l’invasione turca.
Appuntamento alle 16,30 in Piazza della Vittoria.
Nei giorni scorsi ci siamo mobilitati, facendo presenza in comune di Empoli per la mozione presentata e approvata in consiglio comunale. contro i bombardamenti del cantone di Afrin da parte dell’esercito turco fiancheggiato da bande jihadiste, l’ODG è stato inviato all’ambasciata turca a Roma, al consolato turco di Firenze e alla Rappresentanza permanente presso l’Unione Europea a Bruxelles.
Un’ulteriore atto di protesta contro il silenzio e la complicità della comunità internazionale sui massacri di civili, donne uomini, bambini che stanno avvenendo in questi giorni ad Afrin. Ogni giorno le notizie che ci giungono sono drammatiche, a quasi due mesi dall’aggressione turca il silenzio dell’Europa su questo ennesimo massacro stride con l’entusiasmo che la stessa Europa salutò gli eroi curdi per aver sconfitto l’isis.
Era il 20 gennaio il giorno dell’offensiva denominata paradossalmente “Ramoscello d’Ulivo” da parte dell’esercito turco contro la città curda di Afrin. L’invasione del cantone di Afrin. territorio, collocato nella parte occidentale della Federazione Democratica della Siria del Nord, è stato bombardato senza pietà da cacciabombardieri, artiglieria e ogni tipo di armamentario moderno che porta il marchio della Nato. L’esercito Turco, al fine di non sporcarsi le mani e cancellare il numero di morti dalle sue statistiche, sta conducendo l’attacco servendosi di milizie jihadiste.
Queste milizie, che in principio facevano parte di Al-Qaeda e che nel 2014 si sono riorganizzate nella forma di daesh, vanno oggi sotto il nome di FSA. Le immagini brutali che gli invasori stanno pubblicando sui propri social media, così come le chiamate rumorose alla guerra contr ci ricordano che il Rojava sta ancora combattendo lo stesso nemico che ha già sconfitto a Kobane e Raqqa.
Ma questa volta, la bandiera dietro cui avanza è quella del secondo più grande esercito della NATO. Del resto, in molte immagini la bandiera nera di daesh è stata avvistata insieme alla bandiera rossa della Turchia.
Molti combattenti, uccisi in battaglia dalle forze di auto-difesa che stanno resistendo ad Afrin, sono stati senza dubbio identificati come comandanti di daesh.
Quelle donne e quegli uomini che allora sconfissero l’Isis ora stanno resistendo ad Afrin.
invitiamo tutti e tutte a partecipare alla giornata di solidarietà globale per Afrin.
Al fianco dell’eroica resistenza del popolo curdo
Sosteniamo l’esperienza del confederalismo democratico del Rojava
Csa Intifada/Comunitàinresistenza Empoli
Cobas Empoli-Valdelsa
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