Interviste

Un metodo sarà la guerra di guerriglia

Le Forze Siriane Democratiche annunciano che continua la lotta contro le unità turche. Colloquio con Mustafa Bali- Mustafa Bali è l’addetto stampa delle Forze Siriane Democratiche (FSD), composte da unità di combattenti a prevalenza curda

La città di Afrin nel nord della Siria è stata occupata da truppe governative della Turchia. Lei parla a nome delle Forze Siriane Democratiche, FSD. Cosa ci può riferire della situazione attuale sul posto?

L’attacco genocida della Turchia continua. Per evitare vittime civili e distruzione nella città di Afrin, le nostre forze hanno evacuato i civili. Ma le nostre unità sono tuttora a Afrin. Ora verranno usati nuovi metodi di guerra.

Questo significa che non c’è stata una ritirata delle FSD?

Ci troviamo su un livello nuovo nella lotta contro le forze turche.

Cosa significa »nuovo livello «? Intende l’annunciata guerra di guerriglia?

Uno di questi metodi sarà la guerra di guerriglia, sì. Ma abbiamo molti modi diversi di combattere.

Di recente hanno fatto il giro del mondo immagini nelle quali si vede come unità del cosiddetto Esercito Siriano Libero hanno sparato al monumento del fabbro Kawa a Afrin e come poi l’hanno abbattuta. Kawa è un simbolo importante per i curdi e la loro festa del Newroz che è stata appena celebrata. Cosa ha pensato quando ha visto quelle immagini?

Alcuni giorni fa è stato il 30° anniversario del massacro di Halabja nel quale in un giorno solo sono stati uccisi 5.000 curdi. Quindi saremmo meravigliati del nostro nemico se non avesse abbattuto la statua di Kawa. Con la distruzione della statua le truppe entranti hanno dimostrato ancora una volta che sono intenzionati a compiere un genocidio nei confronti dei curdi. Saddam Hussein e Erdogan hanno cercato di soffocare il fuoco del Newroz, ma non avranno successo. Il suo fuoco arde da 2.600 anni fino al giorno d’oggi e nessuno può spegnerlo.

Ci sono rapporti secondo i quali combattenti YPG e YPJ sono stati decapitati da unità dell’ »Esercito Siriano Libero«. Ha informazioni in proposito?

Sì, è vero. Ci sono riprese di come fanno scempio dei cadaveri di combattenti uomini e donne e gli tagliano la testa. Sono come IS, ma indossano un’uniforme turca.

Cosa sarà di Afrin adesso?

I turchi vogliono »pulire« la zona dal punto di vista etnico, vogliono modificare la demografia di Afrin. Abbiamo dichiarato già in precedenza e ammoniamo ancora una volta rispetto al fatto che le famiglie dei miliziani che ora vengono insediati nella zona per sostituire la popolazione di Afrin, per noi sono obiettivi militari legittimi, dato che prendono parte a questo genocidio.

Cosa significano gli sviluppi a Afrin ora per la lotta contro IS a Deir Al-Sor?

IS è la fine di qualsiasi umanità. Per questo continueremo a combatterlo. Attualmente abbiamo fermato il conflitto perché la maggior parte dei nostri combattenti voleva difendere Afrin. Ma continueremo a agire contro IS, fino a quando sarà completamente sconfitto.

Una domanda rispetto alla discussione in Germania. Lo Spiegel il 17 marzo ha riferito che unità delle FSD avrebbero impedito ai civili di lasciare la città. Una persona in fuga avrebbe dovuto pagare diverse centinaia di Euro prima di potersene andare. Sono veri questi rapporti?

È vero il contrario. Oltre alla guerra militare la Turchia conduce una guerra di propaganda per convincere l’opinione pubblica mondiale che le FSD starebbero fermando persone in fuga. Ma è stata la Turchia che ha preso di mira e ucciso civili. La popolazione di Afrin ha dimostrato che è attaccata alla sua terra fino all’ultimo momento. Ieri le nostre unità hanno dovuto quasi implorare la gente perché lasciasse Afrin. E perché lo Spiegel e altri media tedeschi non hanno riferito che queste persone sono state uccise con carri armati tedeschi?

Intervista: Kerem Schamberger

 

https://www.jungewelt.de/artikel/329566.ein-methode-wird-der-guerillakrieg-sein.html

 

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