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Brescia: Presidio per Afrin! #GlobalActionForAfrin

Nel silenzio internazionale di istituzioni e stampa nella Siria del Nord si sta consumando un tremendo genocidio: l’esercito della Turchia del Sultano Erdogan, spalleggiata dalle bande jiadiste del “Free Sirian Army” e membro NATO dal 1945, prosegue la propria guerra contro il popolo curdo e contro tutti i profughi di Siria, Turchia e medioriente che si trovavano ad Afrin al momento dell’attacco, una delle città più popolose della Siria del Nord. Milizie islamiste salafite ed esercito turco, dal 20 gennaio stanno bombardando il Rojava (la Federazione della Siria del nord) massacrando i civili e attaccando i combattenti delle Forze Democratiche Siriane, coloro che hanno combattuto e sconfitto Isis a Kobane e a Raqqa. Con il silenzio-assenso degli alleati occidentali (Ue, Russia e Stati Uniti) Erdogan, insieme a miliziani di Al Qaeda e Daesh, sta aggredendo il Confederalismo democratico, un processo rivoluzionario di democrazia diretta, femminismo ed ecologismo praticato dalle popolazioni della Siria settentrionale, l’unica speranza per una convivenza pacifica tra i popoli in Medio Oriente.

Cosa c’entra l’Italia?

Buona parte degli armamenti che la Turchia sta utilizzando per massacrare la popolazione civile sono prodotti in Italia dal gruppo Leonardo (ex Finmeccanica), azienda a partecipazione statale il cui maggior azionista è il ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta in particolare degli elicotteri d’attacco T129.

L’Italia è un’importante partner commerciale per la Turchia governata dal regime islamista di Erdogan e del suo partito Akp. Soprattutto per quanto riguarda l’export di armi da guerra: solo nel 2016 il nostro Governo ha fornito armi all’esercito turco per una commessa di 133,4 milioni di euro. In generale, il mercato mediorientale è il più redditizio per l’esportazione di armi italiane per un totale di 8,8 miliardi di euro nel 2016.

Cosa c’entra Brescia?

Una parte di queste armi sono prodotte a Brescia, dalla storica fabbrica Breda (che fa parte del gruppo Leonardo-Finmeccanica). Con un’azione dimostrativa, la scorsa settimana, abbiamo segnalato che la Breda (dunque il gruppo Leonardo, dunque il Governo italiano) è complice del massacro di civili in corso e della sporca guerra che la Turchia sta conducendo contro i popoli della Siria del Nord (come in passato lo è stata di molte, troppe, altre guerre). Lo abbiamo fatto appendendo uno striscione e spargendo della vernice rossa all’ingresso dello stabilimento, a rappresentare il sangue di cui il gruppo Leonardo si sta macchiando. Le armi da guerra che la Breda esporta all’esercito turco e agli eserciti oppressori di tutto il mondo sono una vergogna per la nostra città.

Cosa possiamo fare noi?
Il silenzio è complice!
La solidarietà internazionale un’arma!

Ci vediamo questo sabato 24 marzo in piazza Loggia a Brescia per mostrare anche noi che non siamo indifferenti al massacro di un popolo e dei profughi che si trovano al momento in una delle terre più massacrate dalle pretese dei potenti della Terra!

 

GLOBAL ACTION FOR AFRIN!
Solidarietà da #Brescia alla città siriana di #Afrin
Sabato 24 marzo, ore 14.30
Presidio in Piazza della Loggia, Brescia

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