Il Presidente turco Erdoğan vuole nominare un governatore provinciale per Efrîn. Secondo quanto riferito dal quotidiano turco vicino al governo „Hürriyet“,Erdoğan si è incontrato con i deputati del suo partito e ha discusso dei piani per Efrîn dopo l’invasione. Dopo che gli abitanti hanno dovuto lasciare Efrîn, ora Erdoğan istituzionalizza l’’occupazione. Nell’incontro Erdoğan ha dichiarato: „Nel giro di pochi giorni verranno nominati in particolare il governatore e altri esponenti dell’amministrazione regionale.“
Secondo quanto riferito da Hürriyet il consiglio sarà composto da rappresentanti delle tribù e etnie regionali e potrà scegliere il governatore al suo interno. Tuttavia la maggioranza curda della popolazione della città dopo l’attacco del regime turco è stata scacciata e ha dovuto subire gravi crimini di guerra. Nell’incontro Erdoğan ha confermato il sospetto che Efrîn verrà ripopolata con persone provenienti dall’esertno. Secondo il rapporto si vogliono insediare circa 250-400.000 persone provenienti da Kilis, Hatay e Antep. Queste persone vengono definite „di Efrîn“, ma di chi si tratti veramente non è stato indicato. Lo Stato turco da molto tempo cerca di modificare la demografia della regione attraverso la pulizia etnica.
Erdoğan nello stesso incontro ha parlato dei regolamenti per famiglie di „miliziani ESL” fedeli alla Turchia: „Dobbiamo fare qualcosa per le famiglie dei martiri dell’ESL. Per lenire le sofferenze dele famiglie sono necessarie alcune regolamentazioni.“ Di quali regolamentazioni si tratti non è ancora chiaro, già in precedenza il capo della milizia Jaysh-al Watani aveva twittato che la Turchia intendeva dare cittadinanza, case e denaro alle famiglie di miliziani uccisi.
YPG: Efrîn non sarà un luogo sicuro per lo Stato turco
Mentre Erdoğan cerca di mettere in pratica i suoi piani di colonizzazione a Efrîn continua indefessa la resistenza di Efrîn. I e le comandanti YPG/YPJ hanno dichiarato che Efrîn per lo Stato turco non sarà mai „un territorio sicuro“.
Il portavoce delle YPG, Nuri Mehmud, nel suo messaggio del 21 marzo ha dichiarato: „Efrîn non saà mai un luogo sicuro per gli occupanti. Continueremo la nostra resistenza fino alla liberazione di Efrîn … Naturalmente lo Stato occupante attualmente è intensamente impegnato nel modificare la composizione della popolazione. Per questa ragione prende di mira anche la popolazione che vuole tornare.“
Kalkan: Coloro che vengono posizionati lì, non verranno perdonati!
Anche il componente del Consiglio Esecutivo del PKK, Duran Kalkan, in una trasmissione su Medya Haber ha dichiarato: „Coloro che verranno insediati lì, devono avere chiaro che sono in primo luogo loro soldati. Sono come unità speciali turche e il popolo curdo non li perdonerà mai. E il popolo curdo non rinuncerà a un centimetro della su terra. Opporrà resistenza fino alla fine e chiunque arrivi verrà considerato un occupante e un assassino. Gli verrà chiesto conto dei massacri.“
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