Siria

Conferenza del Parlamento Europeo chiede la fine dell’occupazione turca di Efrîn

Oggi al Parlamento Europeo si è svolta una conferenza sulle aspirazioni di occupazione dello Stato turco nel Medio Oriente e le visioni curde per una soluzione democratica.Presso il Parlamento Europeo oggi si è svolta una conferenza della „EU Turkey Civic Commission“ (EUTCC) con il sostegno del Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK), dell’Istituto Curdo di Bruxelles e della rete di accademiche e accademici curdi (KURD-AKAD). Nella conferenza si è discusso dell’occupazione turca del cantone di Efrîn nel nord della Siria e delle ulteriori mire di occupazione della Turchia in Medio Oriente nonché delle prospettive di soluzione curde.

La dichiarazione finale della conferenza con raccomandazioni e richieste è la seguente:

„Noi consideriamo l’occupazione di Efrîn, che infrante gli obiettivi e i principi delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Condanniamo tutte le pratiche delle truppe di occupazione turche e chiediamo:

1- l’immediata fine dell’occupazione e il ritiro incondizionato delle truppe turche e dei suoi gruppi dai territori occupati in Siria.

2- indagini e condanne per le violazioni della legge che sono state commesse contro la popolazione civile dall’esercito turco e dai gruppi collegati a Efrîn e che hanno portato all’espulsione di massa e a una crisi umanitaria.

3- l’incondizionata liberazione di tutte le donne e di tutti i bambini e uomini rapiti e che vengano messi a disposizione adeguati risarcimenti per le vittime.

4- un’indagine sul destino delle persone scomparse.

5- la creazione di una commissione per i diritti, indipendente, neutrale e trasparente, con la partecipazione di rappresentanti della Federazione Siriana per i Diritti Umani e di organizzazioni della Siria per i diritti umani e i diritti delle donne per indagare su tutti i crimini dall’inizio dell’occupazione turca il 20 gennaio 2018, perché i responsabili vegano chiamati a risponderne davanti a tribunali locali, regionali e internazionali.

6- la collaborazione con le organizzazioni siriane per i diritti umani e della società civile nelle indagini e nella documentazione dei diversi crimini che sono stati commessi dalle truppe di occupazione turche e dai gruppi a loro collegati dall’inizio dell’occupazione turca il 20 gennaio 2018 per mettere sotto accusa i responsabili davanti ai tribunali internazionali.

7- il ritorno in sicurezza della popolazione a Efrîn.

8- i necessari aiuti economici e umanitari da parte delle corrispondenti istituzioni e organizzazioni per i profughi di Efrîn.

9- una documentazione giuridica e scientifica e un’analisi delle pratiche razziste delle truppe di occupazione turche, compresa l’espulsione forzata e la consapevole modifica della struttura demografica della regione.”

 

ANF

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbero interessarti anche:

Siria

Il 12 marzo 2004 scoppiò una rivolta a Qamishlo, che si diffuse rapidamente in tutto il Rojava. La rivolta di Qamishlo è considerata la...

Siria

Oltre 41mila persone sono rimaste senza acqua ad Ain Issa, dove la Turchia e le strutture paramilitari affiliate hanno preso di mira la rete...

Siria

Il Media Center delle Forze Democratiche Siriane ha reso pubblico l’identità del giornalista Agid Roj, che sabato è stato preso di mira dai droni...

Siria

Negli ultimi due mesi negli attacchi della Turchia e dei gruppi paramilitari affiliati contro la Siria settentrionale e orientale, sono stati uccisi 82 ​​cittadini...

Exit mobile version