L’Associazione dei diritti umani ha rilasciato il rapporto semestrale sula violazione dei diritti umani del 2018. L’Associazione dei Diritti Umani (IHD) ha pubblicato il ” Rapporto sulla violazione dei diritti umani nell’Anatolia orientale e sudorientale per i primi 6 mesi del 2018″. Preparato dalla sezione di Diyarakir di IHD è stato presentato in una conferenza stampa.
L’avvocato Abdullah Zeytun, presidente della sezione di Diyarbakir ha letto la dichiarazione insieme a Abdusselam İnceören, rappresentante regionale di IHD, entrando nel merito delle violazioni. Zaytun ha sottolineato che lo stato di emergenza (Ohal ) è stato responsabile della limitazione e della restrizione della libertà di pensiero e di espressione, della libertà di stampa, dei diritti economici e sociali e della libertà della persona, oltre che essere fonte di contestazioni, di violazioni della sicurezza e di gravi violazioni dei diritti umani.
Abdullah Zeytun ha anche affermato: ” È chiaro che il sistema di governo presidenziale è in contraddizione con il concetto di una società pluralista e democratica. Il pacchetto legge di 25 articoli attualmente discusso in parlamento è un tentativo di rendere permanente l’Ohal. La nuova legge di fatto dovrebbe fornire all’autorità civica della città di poteri straordinari e questo porterà alla restrizione della vita democratica, delle libertà sociali e dei diritti umani”.
Osservando che le politiche di “sicurezza” dello Stato” a riguardo della questione curda non funzionano, Abdullah Zeytun ha affermato che dovrebbe essere importante creare un contesto che favorisca condizioni di negoziazione.
Alcune delle violazioni dei diritti presenti nel rapporto sono:
Uccisioni arbitrarie e utilizzo eccessivo della forza
Nelle città della regione 2 bambini hanno perso la loro vita a causa delle mine e di dispositivi abbandonati. Un totale di 4 persone, compresi due bambini, sono rimasti feriti.
Tre persone, due bambini ed un uomo, è sospettato siano stati uccisi da sconosciuti.
Violazioni in ambiente di conflitto
Il coprifuoco è stato dichiarato per un totale di 16 volte nei primi 6 mesi, interessando 4 centri cittadini e 282 villaggi e quartieri
Violazione del diritto delle donne alla vita
6 donne hanno commesso suicidio, una donna ha tentato il suicidio
18 donne sono state assassinate a seguito di violenza domestica e 10 donne sono rimaste ferite. Una donna è stata oggetto di aggressione sessuale
6 donne sono state trucidate nella vita sociale, 3 donne sono rimaste ferite. Mentre 4 donne sono state esposte ad aggressioni sessuali, 2 donne sono state sequestrate e poste in detenzione.
Violazione del diritto alla vita dei bambini
3 bambini hanno commesso suicidio; 3 bambini hanno tentato di commettere suicidio.
3 bambini sono stati assassinati a seguito di violenze domestiche, 7 bambini sono rimasti feriti e 6 bambini sono stati oggetto di sfruttamento sessuale. Quattro ragazzini sono rimasti feriti a seguito di violenza a cui sono stati sottoposti nella vita sociale. Mentre 52 bambini sono stati sottoposti ad abusi sessuali, 3 bambini sono stati sequestrati e posti in detenzione.
Tortura
Almeno una persona è stata soggetta a tortura e a maltrattamento durante la detenzione di polizia
128 detenuti sono stati soggetti a tortura e maltrattamenti in carcere. Otto persone sono state sottoposte a molestie da parte delle forze di sicurezza, mentre altri quattro sono stati minacciati. Sette persone sono state ferite durante interventi in manifestazioni sociali
Violazioni del diritto alla libertà personale e alla sicurezza
44 ragazzini sono stati posti in detenzione per un totale di 1413 persone
251 persone sono state rinviate in detenzione, compreso un bambino.
997 case sono state perquisite
Violazione del diritto di espressione e di organizzazione
3 edizioni di 11 quotidiani sono state richiamate
1 casa editrice ed un ufficio di rappresentanza
L’accesso a siti internet informativi è stato oscurato 7 volte
43 persone sono state indagate in 16 casi
66 persone sono state citate a giudizio in 16 casi
52 persone compresi politici e giornalisti sono stati condannate a condanne carcerarie in 34 casi
15 edifici di partiti politici sono stati attaccati o perquisiti
Le forze di sicurezza sono intervenute in 10 manifestazioni sociali e ad incontri all’aperto
Violazioni in carcere
112 detenuti sono stati trasferiti senza nessuna giustificazione
134 detenuti sono stati oggetto della violazione al diritto alla salute
114 detenuti ed i loro familiari sono state impedite le visite
Almeno 11 detenuti sono stati sottoposti all’isolamento
Almeno quattro detenuti sono stati oggetto di indagine
A 7 detenuti è stato negato il diritto alla comunicazione
Violazione dei diritti economici e sociali
9 lavoratori hanno perso la loro vita, 10 lavoratori sono rimasti feriti a seguito di scarse condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro
1328 sono stati rimossi dal lavoro
200 lavoratori non anno ricevuto compenso