Lo stato di emergenza è stato rimosso in Turchia, ma continua ed è più grave nel Kurdistan del nord. Il presidente di IHD di Van Murat Melet ha dichiarato che durante le recenti detenzioni e gli arresti a Van la torura e le violazioni dei diritti sono diventati più gravi.
Lo stato di emergenza (Ohal) è stato rimosso in Turchia, ma nelle città curde la pretiche dell’Ohal continuano senza sosta. Recentemente decine di persone sono state arrestate a Erciş ed in altri distretti sono stati malmenati, maltrattati e torturati.
L’AKP afferma di avere rimosso lo stato di emergenza, ma a Van ed in altre province della regione stanno attuando pratiche che superano le condizioni dell’Ohal.
Dopo aver rimosso l’Ohal, centinaia di altipiani, villaggi e zone rurali sono state dichiarate aree soggette a restrizioni.
Il presidente dell’Associazione dei diritti umani (IHD) di Van Murat Melet ha affermato che le violazioni dei diritti e la tortura, in particolare durante gli arresti, e le detenzioni sono aumentate significativamente.
Intensificazione dell’Ohal
Murat Melet ha dichiarato che lo stato di emergenza è stato rimosso in Turchia, ma le pratiche dell’Ohal continuano in Kurdistan: “ Il governo ha affermato che lo stato di emergenza non sarebbe stato prolungato e che è cessato in Turchia, Ma la realtà non è questa. Noi possiamo dire che lo stato di emergenza continua in Kurdistan ed è stato intensificato.
Torturati durante la detenzione
Murat Melet ha dichiarato che le pratiche che sono state avviate con lo stato di emergenza continuano: “sappiamo per certo che persone che sono state poste in detenzione durante recenti irruzioni nelle abitazioni sono state torturate.
La questione è stata resa pubblica, ma non è stata adottata nessuna precauzione e la pressione si è chiaramente intensificata. Praticamente tutte le zone abitate sono state sottoposte a restrizioni. C’è tolleranza zero per le persone che fanno uso dei loro diritti democratici attraverso eventi o manifestazioni.
Murat ha affermato che anche se lo stato di emergenza è basato su leggi e norme, adesso la responsabilità è soltanto dei governatori: “Non c’è una spiegazione giuridica per quello che sta succedendo. La pressione e la violenza che supera lo stato di emergenza continua.”
ANF