“I curdi, gli arabi, i turkmeni, gli assiri, i siriaci, i caldei e gli altri popoli dovrebbero organizzarsi nel quadro della nazione democratica contro i piani sporchi dello stato turco. Non dovrebbero permettere a nessun invasore di toccare la loro vita comune “.
L’esponente dell’assemblea Tevgera Azadi Kirkuk e membro dell’Assemblea relazioni estere Hisên Kerkûkî ha parlato sui commenti fatti dell’ambasciatore turco a Baghdad Fatih Yıldız. Hisên Kerkûkî ha affermato che Kirkuk è una città dove regna la diversità e ha aggiunto che la gente in città vive una vita comune. Ha affermato che la Turchia sta facendo sporchi piani su Kirkuk e ha aggiunto: “ I curdi, gli arabi, i turkmeni, gli assiri, i siriaci e gli altri popoli dovrebbero organizzarsi nel quadro di una nazione democratica contro gli sporchi piani dello Stato turco. Non dovrebbero permettere a nessun invasore di toccare la loro vita comune”.
Kerkûkî ha affermato che i commenti su Kirkuk di Yildiz non servono alla città. “ Essi non servono solo a Kirkuk, ma interferiscono anche con il modo di vita nella regione di Kirkuk ed in Iraq. Stiamo chiedendo al governo regionale e a quello iracheno: opponetevi alla violazioni della Turchia.”
Ha inoltre dichiarato che lo Stato turco ha aumentato la sua presenza a Kirkuk dopo gli eventi del 16 ottobre, e ha aggiunto che ci dovrebbe essere una posizione e una strategia comune contro gli interventi dello Stato turco.
Kerkûkî ha sottolineato le proposte di Tevgera Azadi per una soluzione e ha dichiarato: “ Kirkuk è la città della vita comune. È una città curda, ma appartiene anche agli arabi, ai turkmeni, ai caldei , agli assiri ed ha una storia antica. La turchia vuole disperdere questa vita comune, cambiare ogni aspetto di essa e creare divisioni tra i popoli. I turkmeni, gli arabi e le altre identità possono anche creare le fondazione di una nazione democratica e una vita egualitaria a Kirkuk, non deve essere solo una parte curda. Se possono farlo, nessuno Stato può toccare la vita comune a Kirkuk, né lo stato turco, né nessun altro “.
ANF