Il presidente del Kongra Gel, Remzi Kartal ha affermato che lo Stato turco, conoscendo una crisi finanziaria a seguito della lotta del movimento di liberazione curdo, è in grande disperazione. Il Centro della società curda democratica di Gothenburg ha svolto un memoriale per il comandante delle HPG Akatan Mahir e il membro del coordinamento yazida Zeki Şengali che hanno perso la vita negli attacchi dello Stato turco.
Commemorati Sengali e Mahir
A seguito di un minuto di silenzio per i caduti della rivoluzione, Kartal ha tenuto un discorso sugli sviluppi in Turchia ed in Kurdistan. Kartal ha affermato che Sengali, che hanno perso la loro durante gli attacchi dello Stato turco erano combattenti per la libertà con esperienza ideologica, fisolofica e militare, e che si inchina con rispetto davanti alla loro memoria.
Remzi Kartal ha sottolineato che lo Stato turco, in un vicolo cieco a causa della lotta del movimento di liberazione curdo sperimentando una profonda crisi finanziaria, è diventato più aggerssivo: ” Lo Stato è in una situazione veramente disperata. Questa crisi finanziaria è il risultato della loro guerra contro di noi, in modo particolare negli ultimi tre anni.”
Il nostro vero problema è con il sistema
Remzi Kartal ha affermato che il loro concetto non comprende di abbattere o distruggere lo Stato turco, e ha aggiunto che il movimento di liberazione curdo non ha problemi con gli individui, e che il vero problema è con il sistema. “
“Quindi, il concetto implementato da questo sistema può essere distrutto?”, Ha chiesto Kartal e ha proseguito: ” Si può. Questo è il perchè la nostra lotta diventerà più forte di minuto in minuto, in una maniera estensiva, come in Rojava. Saremo impegnati a cambiare questo sistema in Turchia, Iran, Iraq con tutto quello che abbiamo fino al 15 agosto del prossimo anno. Noi dobbiamo sforzarci di fermare gli aiuti che la Turchia riceve anche dall’Europa. Lavoreremo per informare i popoli d’Europa su questo tema.
Rezmi Kartal ha affermato che il movimento di liberazione curdo ha interrotto i piani dello Stato turco a Idlib e li ha lasciati in un vicolo, aggiungendo che presto la Turchia verrà spinta fuori da Afrin e dalla Siria in generale insieme alle rimanenti bande di ISIS. Ha dichiarato inoltre che la gente del Kurdistan che vive nella diaspora ha un grande compito sulle proprie spalle di esporre lo Stato turco e di assicurare la libertà del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.
“All’estero se prima abbiamo lavorato per un’ora, dobbiamo lavorare per due. Se abbiamo lavorato per due ore, adesso dobbiamo lavorare per quattro. Tutti devono partecipare a questa lotta, afferma Kartal e ha chiesto ai curdi che vivono all’estero a tener duro nella lotta.
ANF