Sakine Cansız nacque a Dersim (Tunceli) nel 1958. Attiva nel movimento giovanile studentesco di Elazığ, Sakine Cansız si unì al movimento rivoluzionario curdo nel 1976 e divenne uno dei fondatori del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan). Dopo aver partecipato al congresso di fondazione del PKK, il 27 novembre 1978, la Cansız venne arrestata a Elazığ e incarcerata insieme ad un gruppo di amici. Fu sottoposta a pesanti torture nel periodo seguito al colpo di stato militare del 12 settembre del 1980. Grazie al suo coraggio e alla sua resistenza è diventata un simbolo della lotta per la libertà delle donne curde. Come donna leader del PKK presentò una difesa politica davanti al tribunale militare di Diyarbakir. Dopo il suo rilascio nel 1991 ha continuato la sua lotta in diversi luoghi del Medio Oriente. Nel 1998 la Cansız ottenne l’asilo politico in Francia, per poi essere attiva politicamente sulla questione curda e sui temi delle donne in diversi paesi europei inclusa la Germania, dove fu brevemente incarcerata ad Amburgo. Era membro del Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) con sede a Bruxelles. Sakine Cansız era un’icona della lotta per la liberazione delle donne curde, sia per la popolazione curda in Kurdistan sia nella diaspora.
A cura di Tommaso Baldo con la partecipazione di Ozlem Tanrikulu (UIKI Onlus)
Organizzato da Festival della Vicenza Libera e Bocciodromo Vicenza
Sabato 15 settembre ore 18:00 a Bocciodromo Vicenza in via Alessandro Rossi 198, 36100 Vicenza