Alla famiglia del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan è stato impedito di visitarlo questa volta con una scusa arbitraria, affermando che a Öcalan è stata comminata una punizione disciplinare. Al leader curdo Abdullah Öcalan per non è stato permesso di incontrare i suoi avvocati e i suoi familiari per anni. Le richieste sono state respinte ogni volta con le stesse scuse, ma con l’ultima richiesta un nuovo pretesto è entrato nel palcoscenico.
Il fratello del leader curdo Abdullah Öcalan Mehmet Öcalan, la sorella Fatma Öcalan e l’esecutore Mazlum Dinc hanno presentato la 94esima richiesta alla procura di Bursa attraverso i loro legali per visitare Imrali.
L’ufficio della procura ha citato un provvedimento disciplinare comminato ad Öcalan
come motivazione del respingimento. Prima di questa richiesta, la motivazione abituale per il diniego era “Restrizioni sui condannati” nell’atto di esecuzione delle condanne e legge sulle misure di sicurezza n.5275. L’Ufficio della procura ha affermato che non potevano permettere la visita causa di un provvedimento disciplinare che era stato comminato ad Öcalan il 14 settembre 2018 dalla commissione disciplinare della direzione del carcere di massima sicurezza di tipo F di Imrali.
Anche le richieste presentate dai familiari degli altri detenuti sull’isola di Imrali il fratello di Hamili Yildirim Polat Yildirim, il fratello di Omer Hayri Konar Ali Konar la sorella di Veysel Aktas Sabiha Aslan, sono state respinte con la stessa motivazione.
L’ufficio della procura aveva respisnto le richieste della famiglia 93 volte perché “ il battello non funziona” il battello è in riparazione”, “ cattivo tempo”, “ stato di emergenza” e “Restrizioni sui condannati” nell’atto di esecuzione delle condanne e legge sulle misure di sicurezza n.5275.
Agli avvocati di Öcalan non è stato permesso di incontrare il loro cliente dall’11 luglio 2011. Gli avvocati ad oggi hanno presentato un totale di 786 richieste, tutte respinte con pretesti arbitrari come “ cattivo tempo”, “ battello guasto”, “ battello in riparazione” e “ stato di emergenza”.
ANF