La Co-presidente di HDP Pervin Buldan ha contestato il verdetto della Corte Europea dei Diritti Umani che respinge il ricorso del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e ha affermato che il verdetto dimostra come i paesi europei si rivolgono ai curdi.
La Co-presidente del Partito democratico dei popoli (HDP) e membro della delegazione Imrali Pervin Buldan ha protestato contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che respinge il ricorso relativo alla tortura e al maltrattamento durante una perquisizione nel 2008 nella cella di Öcalan nel carcere di Imrali.
Pervin Bukldan ha affermato: Questo atteggiamento dovrebbe essere inteso come qualcosa contro l’intero popolo curdo, non soltanto contro Öcalan. Öcalan non è solamenta un uomo che è stato sottoposto ad un isolamento assolto dal 2015. Öcalan è stato sottoposto ad un isolamento intenso per 20 anni.”
Pervin Buldan ha aggiunto: ” La Turchia, i paesi europei e la Corte europea hanno assunto un atteggiamento di mostrare approcci negativi e di assumere decisioni negativa su questa materia. Noi diciamo che ha un diritto politico e umanitario fondamentale di incontrare i suoi avvocati, la sua famiglia e delegazioni indipendenti. Noi non pensiamo che la sentenza della Corte europea dei diritti umani di respingere il ricorso sia legittima.”
“Öcalan non è un uomo comune o un detenuto ordinario. Il carcere di Imrali non è un carcere ordinario”, afferma Pervin Buldan che prosegue: ” L’isolamento attuato in carcere da anni non è accettabile. La sentenza di oggi della Corte europea è in linea on l’isolamento.” La decisione della Corte europea dei diritti umani dovrebbe essere vista come l’approccio dei paesi europei verso il popolo curdo. Vorrei sottolineare che questa decisione non è giusta e la sentenza dovrebbe essere cambiata il più presto possibile.”
ANF