I 329 deputati si sono riuniti alle 13 ora locale nel Parlamento iracheno per eleggere un nuovo Presidente. Secondo la legislazione irachena il Presidente deve essere eletto entro trenta giorni dalla prima seduta del Parlamento, che dopo le elezioni di maggio, si è tenuta il 3 settembre. Quindi oggi è l’ultimo giorno.
Nel 2005 in Iraq dopo la destituzione del regime di Saddam si sono svolte per la prima volta elezioni in cui si presentavano diversi partiti. L’incarico viene tradizionalmente lasciato a un curdo. Dal 2003 sono stati eletti i candidati proposti dall’Unione Patriottica del Kurdistan (PUK).
Il primo Presidente iracheno eletto nell’ambito di questo accordo è stato il Presidente del PUK Celal Talabani. Il KDP che compete con il PUK, in cambio ha ottenuto invece l’incarico di Presidente della regione autonoma del Kurdistan. Il periodo di carica di Mesut Barzanî, che intanto era stato prolungato con nuove elezioni, si è concluso con le dimissioni di Barzanî dopo il disastroso referendum sull’indipendenza nel settembre 2017. Nel corso del referendum, le zone contese che prima venivano amministrate dal Kurdistan del sud sono state occupate dal governo centrale iracheno. Un nuovo Presidente della regione autonoma curda per ora non c’è.
In base a questi nuovi presupposti, il KDP con Fuad Hussein ha per la prima volta presentato un nuovo candidato per la Presidenza irachena. Lo sciita 69enne era già stato attivo nell’opposizione contro Saddam Hussein e membro del governo transitorio nominato dagli USA dopo la caduta di Saddam.
Per il PUK si candida il 58enne Barham Salih, che è stato membro del governo transitorio insieme a Fuad Hussein. Inoltre in passato è stato vice Presidente Consiglio a Bagdad e Presidente del Consiglio dei Ministri della regione autonoma del Kurdistan.
Oltre a Salih e Hussein ci sono altri quattro candidati curdi e un candidato arabo-sunnita.
KDP e PUK quindi non competono solo in Kurdistan del sud, ma anche a Bagdad.
Secondo la Costituzione irachena prima di mercoledì deve essere incaricato un nuovo Capo di Stato. Se nelle elezioni di oggi nessuno dei candidati dovesse ottenere una maggioranza dei due terzi, le elezioni verranno ripetute martedì.
ANF