“Demirtas, tenuto illegalmente come ostaggio negli ultimi due anni deve essere rilasciato senza ritardo. La delibera della Corte Europea deve essere considerata come un precedente per tutti i funzionari eletti. La Turchia è stata oggetto per la prima volta di delibera sulla violazione dell’articolo 18 per la prima volta.”
A seguito della delibera della Corte Europea dei Diritti umani per la cessazione della detenzione preprocessuale del leader curdo Selahattin Demirtas, i Co-presidenti di HDP Pervin Buldan e Sezai Temelli hanno chiesto il suo immediato rilascio.
La dichiarazione congiunta sottoscritta dai Co-presidenti afferma: ” La Corte Europea dei Diritti Umani ha rilasciato una sua delibera per l’immediato rilascio del nostro compagno ed ex Co-presidente Selahattin Demirtas. Con questa decisione la Corte ha anche chiarito che l’arresto di Demirtas è un arresto politico.”
La dichiarazione prosegue: ” La delibera della Cedu è vincolante secondo l’articolo 90 della Costituzione e l’articolo 46 della Convenzione europea dei diritti umani. La Turchia è tenuta a rispettare le convenzioni internazionali che il paese ha sottoscritto e a rispettare questa delibera.”
La Co-presidente ha sottolineato che la magistratura si trova davanti ad una nuova prova e ha affermato: ” O essi dimostreranno che sono fedeli ai principi del diritto internazionale, alle convenzioni internazionali che la Turchia ha sottoscritto e le istituzioni internazionali di cui il paese è parte, o dichiareranno che essi non hanno nulla a che fare con i principi del diritto o i trattati internazionali e che non riconoscono l’articolo 90 della costituzione”.
La dichiarazione continua come segue:
“Demirtas, tenuto illegalmente come ostaggio negli ultimi due anni deve essere rilasciato senza ritardo. La delibera della Corte Europea deve essere considerata come un precedente per tutti i funzionari eletti. La Turchia è stata oggetto per la prima volta di delibera sulla violazione dell’articolo 18 per la prima volta.”
Coloro i quali non si arrenderanno mai nella lotta per la democrazia e la pace continueranno ad essere orgogliosi di questo paese e di questa società, con la loro posizione risoluta per le politiche democratiche. Come abbiamo detto negli ultimi due anni, il posto di Demirtas e di tutti i nostri eletti non è il carcere, ma la la parte dei popoli di Turchia.”
ANF