Contro 55 donne che sono in carcere in Turchia per motivi politici sono stati avviati procedimenti perché hanno ballato e cantato il tradizionale „Tilîlî“. La direzione delle carceri di Bayburt e Mêrdîn (Mardin) hanno avviato procedimenti disciplinari contro 55 prigioniere politiche perché hanno ballato il tradizionale Govend curdo e cantato il „Tilîlî“. Lo hanno riferito i famigliari delle donne prigioniere all’agenzia stampa Mezopotamya Ajansı (MA). I procedimenti riguardano 17 donne che si trovano nel carcere di tipo E a Mêrdîn e 38 donne nel carcere di tipo M a Bayburt.
Secondo le direzioni di entrambe le carceri, le donne con il loro comportamento hanno „messo in pericolo la sicurezza del carcere”, dato che hanno ballato il 27 novembre, quindi nel giorno in cui il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) 40 anni ha tenuto il suo congresso di fondazione. Come viene riferito a Bayburt le misure avrebbero colpito anche alcune prigioniere malate che non hanno partecipato ai festeggiamenti in questione.
ANF