Nouri Mahmoud portavoce delle Unità di protezione del popolo (YPG) ha accusato la Turchia di inviare cellule dormienti nelle zone controllate dalle forze democratiche siriane (SDF) . In una intervista la scorsa settimana Mahmoud ha affermato che la Turchia sostiene direttamente tutti i “gruppi jihdisti”. Il portavoce si stava riferendo a quando il cosiddetto Stato Islamico (IS) controllava Jarablus e Tal Abyad, ” quando le frontiere erano aperte e gli scambi commerciali erano in corso.”
>Tuttavia dopo che le SDF hanno posto sotto controllo le zone dello Stato Islamico a Tal Abyad, Manbij, Raqqa, e adesso Deir al Zor, la Turchia ” attraverso l’intelligence ha cominciato a mandare infiltrati in Siria, ha aggiunto. ” Quando parliamo di piccoli gruppi o cellule che sono attive a Raqqa o Deir al Zor, esse stanno ricevendo istruzioni dal MIT turco [ servizi segreti ] e dai dirigenti dell’AKP [Partito della Giustizia e dello Sviluppo], ha affermato Mahmoud.
“La Turchia con la sua capacità, vuole sostenere questi gruppi e persino l’area di Hajin contro di noi.” Le forze delle SDF stanno attualmente combattendo gli estremisti nell’ultima sacca detenuta dallo Stato Islamico ad Hajin.” ” Alcuni di questi gruppi sono stati catturati in molte zone come Kobani, e nei paraggi ci sono molti di loro.
A luglio le forze di sicurezza hanno arrestato quattro presunti membri del movimento di Qiyam, sostenuto dalla Turchia. E in settembre presunte cellule dormienti appoggiate dalla Turchia sono state arrestate nella città sud occidentale di Sheikhlar. ” Sunniti e curdi hanno un accordo per coesistere, e questo è il perchè Erdogan vuole inviare questi gruppi per creare conflitto,” ha dichiarato il portavoce delle YPG. ” Fino ad ora noi non abbiamo mai visto un combattente straniero dello Stato Islamico catturato senza un visto turco sul loro passaporto.”
Le forze ribelli sostenute dalla Turchia e l’esercito turco tuttavia, hanno preso in consegna vasti tratti di territorio in Siria settentrionale dall’agosto 2016, quando hanno lanciato l’operazione Scudo dell’Eufrate a nord di Aleppo. C’è stata una presenza militare turca a Idlib sin dall’ottobre 2017, ed in Marzo, la Turchia ha preso il controllo di Afrin.
Secondo Mahmoud la Turchia vuole reclamare ” territori Ottomani” controllando territori nella Siria settentrionale, dove il proprio esercito è direttamente coinvolto. Il governo turco ha negato il proprio sostegno ai gruppi jihadisti e ha affermato che di sostenere solamente una Siria unità. ” Abbiamo limitato il movimento di combattenti terroristi straniero e messo il nostro esercito in pericolo”, lo ha dichiarato a gennaio il primo ministro Mevlüt Çavuşoğlu a Newsweek , aggiungendo che essi stanno sostenendo la coalizione a guida USA.
Tuttavia i Siriani curdi sostengono che la Turchia vuole occupare la Siria del nord est e che Ankara sostiene gruppi estremisti per ostacolare i progressi dei curdi.
” Allo scopo di ottenere quello che vogliono, devono distruggere il sistema democratico della Siria insieme a tutte le componenti” sostiene Mahmoud, aggiungendo che l’occupazione di Afrin è stato uno dei passi verso questo obbiettivo.
K24