La resistenza sociale romperà l’isolamento, dichiara Zerin Ruken (KJK) sugli scioperi della fame contro l’isolamento del fondatore del PKK Abdullah Öcalan. Come componente del Komalên Jinên Kurdistan (Comunità delle Donne del Kurdistan, KJK) Ruken Zerin ha parlato con ANF dell’isolamento del rappresentante curdo Abdullah Öcalan e degli scioperi della fame in corso contro [questa condizione].
„Serok Apo viene isolato da venti anni. Il suo isolamento significa l’isolamento dei popoli. Lui è l’unico che può fermare la guerra in Medio Oriente. La Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente e in Kurdistan è in corso perché non vengono messe in pratica le sue proposte di soluzione“, ha spiegato Ruken Zerin parlando poi dello sciopero della fame iniziato il 7novembre dalla deputata HDP e al quale nelle carceri turche e in molti altri luoghi si sono unite centinaia di persone. „Questi scioperi della fame hanno un significato storico”, cosìRuken Zerin:
„Noi non ci abitueremo mai all’isolamento di Serok Apo. Per noi donne curde è un compito prioritario rompere l’isolamento. Lo sciopero della fame di Leyla Güven, delle prigioniere e dei prigionieri, di Nasır Yağızlar a Hewlêr, di İmam Şişler nel Galles, di attiviste e attivisti a Strasburgo è una risposta allo Stato turco. Queste azioni si allargheranno ancora. Noi abbatteremo il fascismo e romperemo l’isolamento. È arrivato il tempo di dare forza alla resistenza con la speranza data dal fatto che Serok Apo è tra noi anche fisicamente.“
Sciopero della fame come autocritica
A proposito del rilascio di Leyla Güven dal carcere di Amed (Diyarbakir), Zerin Ruken ha dichiarato: „Leyla Güven al suo rilascio ha detto una cosa molto significativa: ‚Noi dobbiamo qualcosa a Abdullah Öcalan. La nostra azione è un’autocritica che facciamo nei suoi confronti.‘ Questo atteggiamento di Leyla Güven è l’atteggiamento di milioni di persone. Milioni di persone sostengono Serok Apo. Non è solo lui a venire isolato, i popoli del Kurdistan, della Turchia e del Medio Oriente vengono isolati. Serok Apo oppone resistenza da molti anni. Il nostro compito è di svolgere il nostro ruolo in modo adeguato alla sua missione. È arrivato il tempo in cui deve essere libero. È arrivato il tempo in cui tutte le donne devono essere libere. Per questo dobbiamo dare una voce a Leyla Güven e a chi è in sciopero della fame. Facciamo appello anche alle aree internazionaliste. Abdullah Öcalan significa libertà. Tutti dovrebbero vedere la propria libertà nella libertà di Serok Apo. Con una resistenza sociale è possibile rompere l’isolamento.“
ANF